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Boschi, incendi, soldi facili & misteri

Linksicilia
“Sono un operaio addetto allo spegnimento incendi della forestale della Regione Sicilia.Incomincio a dire che gli operai forestali sono meno di 24mila, di cui solo circa 7 mila sono abilitati ad intervenire sugli incendi. Mentre gli altri si occupano della manutenzione dei boschi. La manutenzione nei boschi si fa sempre nei periodi sbagliati. Mentre per quanto riguarda i mezzi dell’antincendio molti di questi non sono idonei perché dicono che non ci sono i soldi necessari per ripararli. Riguardo le guardie forestali secondo me sono poche e non possono svolgere tutte le loro mansioni in modo appropriato. Sono stato assunto giorno 7/6/2012 e fino adesso non sono stato pagato. 
Non prendiamo, come qualcuno scrive, stipendi da favola. Per quanto riguarda gli incendi non prendetevela con gli operai forestale, ma con chi fa le varie gare di appalto (vedi mezzi aerei ecc. ecc.) e manipola i soldi che arrivano ai forestali”.
In questo post comparso su un blog molto frequentato, l’autore ha lasciato una testimonianza di estremo interesse. Conferma, per conoscenza diretta, il numero degli addetti della Regione Sicilia. Indica con altrettanta precisione il numero di quanti sono destinati alle attività antincendio, e scopre due tracce molto interessanti.
La prima: molti dei mezzi antincendio terrestri sono inidonei per mancanza di manutenzione.
La seconda: non guardate ai forestali per individuare i responsabili degli incendi, ma cercate di vedere oltre, per esempio agli appalti dei mezzi aerei predisposti per lo spegnimento.
E’ una traccia nuova su cui occorre riflettere. Intanto qualche cifra per ricordare di cosa parliamo.
Sul territorio siciliano ogni anno sono schierati in chiave antincendio dei mezzi, appartenenti alla flotta aerea dello Stato, 4 fire boss (Canadair) dislocati a Sigonella e Birgi e tre elicotteriantincendio di stanza a Fontanarossa e Birgi. A questi si aggiungono i mezzi della flotta aerea della Regione, prevista dalla legge 16 del 1996: 9 elicotteri AS350 B3 stanziati tra gli eliporti Boccadifalco, Randazzo, Salemi, Petralia Sottana, San Fratello, Piazza Armerina e Siracusa. Otto di questi mezzi sono attivi dal 1 giugno, mentre solo uno è in servizio permanente annuale.
Mentre i mezzi della flotta di Stato fanno capo alla Protezione Civile, i mezzi della flotta aerea della Regione sono stati reperiti tramite gara d’appalto per il triennio 2011 – 2013, del valore di 11 milioni euro e affidati a un raggruppamento temporaneo d’imprese capeggiato dalla Heliwest dopo un ribasso dell’ 0,84%.
Fin qui le cifre. Ribadiamo che, nonostante l’esiguità del proprio patrimonio boschivo, la Sicilia è percorsa da oltre il 38% del totale degli incendi che si sviluppano in Italia. E siccome non crediamo al destino cinico e baro che trasforma ogni estate l’Isola nella terra delle fiamme e del fuoco, occorre scandagliare le ragioni nascoste che stanno dietro le nude cifre. La statistica, si sa, è scienza contestabile, ma quando i dati incrociati dimostrano la presenza di una grave patologia che esplica i suoi terribili effetti, occorre trovare, e presto, il rimedio.

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