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Il Piano Forestale della Regione Siciliana

1. PREMESSA

Il Piano Forestale Regionale (PFR) è uno strumento di indirizzo, finalizzato alla  pianificazione, programmazione e gestione del territorio forestale e agroforestale regionale, per il perseguimento degli obiettivi di tutela dell’ambiente e di sviluppo sostenibile dell’economia rurale della Sicilia.

Il Piano colma la mancanza di indirizzi organici per la pianificazione forestale regionale e soddisfa l’intendimento della Amministrazione regionale di pervenire alla salvaguardia ed all’incremento del patrimonio forestale della Sicilia nel rispetto degli impegni assunti a livello internazionale e comunitario dall’Italia in materia di biodiversità e sviluppo sostenibile, nonchè di quelli conseguenti all’attuazione del protocollo di Kyoto attraverso una programmazione ordinata ed efficace che ricomponga in un unico quadro di riferimento tutti gli interventi in ambito forestale.

2. L’iter approvativo del PFR. 



Il PFR è redatto ai sensi di quanto disposto dall’art. 5 bis della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16, come modificata dalla L.R. n.14 del 2006, in coerenza con il D.Lgs 18 maggio 2001, n. 227 ed in conformità con quanto stabilito nel Decreto del Ministero dell’Ambiente, DM 16 giugno 2005, che definisce “i criteri generali di intervento” a livello locale.

A seguito di un preciso impegno preso dalla Regione Siciliana con la Commissione Europea di dotarsi di un Piano forestale Regionale, in ottemperanza con quanto prescritto dall’art. 29 para 4 del Reg. (CE) 1257/99, con cui traguardare le misure forestali da programmare nell’ambito del POR Sicilia 2000 – 2006, l’Amministrazione forestale si è immediatamente attivata per la redazione di un primo documento di massima “linee guida del Piano Forestale Regionale”, che è stato ’approvato dalla Giunta di Governo con delibera n. 204 del 25 maggio 2004, successivamente adottato dall’Assessore all’Agricoltura e le Foreste con decreto del 15 ottobre 2004 n. 2340. Partendo dai principi in esso indicati è stato dato mandato all’allora Dipartimento Regionale Foreste di continuare e approfondire l’attività al fine di redigere una “Proposta di Piano Forestale Regionale”.

È iniziata allora una intensa fase di studio ed approfondimento che ha coinvolto le strutture regionali competenti con il supporto specialistico in materia forestale fornito dall’Accademia Italiana di Scienze Forestali, costituita in A.T.S. con l’ Università degli Studi di Palermo, Dipartimento Colture Arboree.

Il Piano Forestale Regionale, doveva, nell'intento della vigente normativa forestale regionale essere predisposto sulla base della Carta Forestale e l'Inventario forestale regionale, la realizzazione dei quali era parimenti prevista dai citati provvedimenti normativi. Nella logica di sviluppo i tre strumenti, Inventario, Carta forestale e Piano forestale, avrebbero, dunque, dovuto svilupparsi conseguentemente e formare un sistema armonico di conoscenza e di programmazione. Tuttavia, alcune vicende nell'iter dei primi due ne hanno ritardato la definizione, mentre l'urgenza di disporre del Piano, date le implicazioni comunitarie, ha richiesto che quest'ultimo venisse comunque redatto, sia pur sulle basi conoscitive precedenti.

In ottemperanza a quanto disposto dall’art.6 del Dleg 4/2008 tale proposta di PFR, è stata sottoposta alla Valutazione Ambientale Strategica da parte dell’Autorità ambientale della Regione Siciliana, che costituisce parte integrante del procedimento di adozione ed approvazione del piano. Nell’ambito di tali procedure sono stati consultati i soggetti competenti in materia ambientale e si è pervenuti all’elaborazione del Rapporto Ambientale ai sensi di quanto previsto dall’art. 13 del Dleg.4/2008.

All’interno del Rapporto Ambientale è stata redatta la Valutazione di incidenza (Cap. 9), ai sensi di quanto previsto dal D.P.R. 357/1997 e secondo le indicazioni del D.A. 30 marzo 2007 dell’Assessore al Territorio ed all’ambiente della Regione Siciliana.

Con DDG n.257 del 18/04/2011 l’Autorità Ambientale della Regione Siciliana ha espresso il proprio parere motivato favorevole sulla Valutazione Ambientale strategica della proposta di PFR, rilasciato ai sensi dell’art.15 del D.leg.152/2006 e s.m.i., comprensiva della valutazione d’incidenza ex art.5 del DPR 357/97 e s.m.i, indicando l’esigenza di predisporre un aggiornamento del contesto di riferimento ambientale e del quadro conoscitivo sulla base di alcune considerazioni e raccomandazioni espresse ed alla luce delle nuove informazioni desumibili dagli inventari forestali e dalla Carta forestale di recente pubblicazione.

Successivamente il Comitato Forestale Regionale nella seduta del 09 giugno 2011 ha espresso il proprio parere favorevole.

Infine con deliberazione n.28 del 19 gennaio 2012, la Giunta Regionale di Governo, previa proposta dell’Assessore Regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari formulata con nota n. 4204 del 19 gennaio 2012, ha apprezzato il “Piano Forestale Regionale 2009/2013” con annessi l’ “Inventario Forestale” e la “Carta Forestale Regionale, , che sono stati definitivamente adottati dal Presidente della regione con D.P. n.158/S.6/S.G. datato 10 aprile 2012.

3. La struttura del Piano.

Il Piano Forestale Regionale è principalmente uno strumento “programmatorio” che consente di pianificare e disciplinare le attività forestali e montane allo scopo di perseguire la tutela ambientale attraverso la salvaguardia e il miglioramento dei boschi esistenti, degli ambienti pre-forestali (boschi fortemente degradati, boscaglie, arbusteti, macchie e garighe) esistenti, l’ampliamento dell’attuale superficie boschiva, la razionale gestione e utilizzazione dei boschi e dei pascoli di montagna, e delle aree marginali, la valorizzazione economica dei prodotti, l'ottimizzazione dell’impatto sociale, ecc.

Il piano descrive le risorse forestali e gli strumenti disponibili, tecnici e finanziari, oltre che il territorio, le aree soggette ad intervento e le motivazioni delle scelte. Per rispondere alle esigenza di risposta ai diversi bisogni degli utilizzatori del Piano, ed ai diversi livelli di dettaglio necessari a rendere questo piano uno strumento strategico, di indirizzo, a carattere normativo, utilizzabile a fini istituzionali ed amministrativi ed altresì quale strumento tecnico utile a definire i metodi di gestione del patrimonio forestale, il Piano Forestale Regionale è stato strutturato in più documenti che costituiscono parte integrante di esso:

  1. Analisi Conoscitiva
  2. Obiettivi ed Attuazione del Piano Forestale Regionale (PFR)
  3. Rapporto Ambientale
  4. Documenti di indirizzo e Cartografie
  5. Allegati al Piano ( Le carte forestali regionali redatte secondo le definizioni di bosco FAO-FRA 2000, L.R. 16/1996 e D.Lgs 227/2001 sono consultabili nella sezione webgis di questo portale; i dati inventariali si trovano nella sezione Inventario forestale/dati inventariali)

4. Validità del PFR. 

Ai sensi dell’art. 6, comma 3, della l.r. n. 14/2006 la validità temporale del Piano Forestale Regionale è di cinque anni, il piano delinea le attività del settore forestale per il periodo 2009-2013 e potrà “...essere aggiornato in ogni momento ove insorgano ragioni di opportunità ovvero esigenze di adeguamento a nuove disposizioni di legge o a norme comunitarie”. Alla scadenza della durata di validità del programma, su proposta dell'Assessore competente, il Presidente della Regione Sicilia provvederà all’approvazione di un nuovo periodo di programmazione.

Il Piano Forestale Regionale, da un punto di vista della validità spaziale, rappresenta una pianificazione di area vasta, pertanto si attua sull’intero territorio regionale, con le intensità e le modalità indicate in relazione per ogni singola politica di intervento prevista e trattata. 

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