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4 anni per piromani di Monte Erice

Quattro anni di reclusione per Vincenzo Castiglione, il piromane che nell'estate di tre anni fa incendiò la montagna di Erice. Due mesi in più, quattro anni e due mesi, per Michele Asarisi, l'ex comandante del distaccamento forestale locale chiamato a rispondere di truffa e concorso in incendio. È questa la sentenza emessa ieri pomeriggio dal Tribunale di Trapani, presieduto da Angelo Pellino, al termine del processo scaturito a seguito del rogo che devastò la vetta.
Le fiamme, divampate nel corso del pomeriggio del 17 luglio 2010, si propagarono rapidamente, provocando ingenti danni. Asarisi quel pomeriggio risultava in servizio. Secondo gli
inquirenti l'ex dirigente non si trovava in realtà a Erice. Un'assenza che avrebbe rallentato l'avvio delle operazioni di spegnimento agevolando il propagarsi delle fiamme. Castiglione, assistito dall'avvocato Maria Grazia Todaro, aveva chiesto nel corso dell'udienza preliminare di definire la sua posizione con rito alternativo, ma le ripetute istanze, nonostante il parere favorevole del pubblico ministero, erano state rigettate. 
Il sindaco di Erice Giacomo Tranchida si era fermamente opposto polemizzando, a distanza, anche con la pubblica accusa. «Chi ha attentato alla vita del nostro Monte Erice - aveva detto - deturpandolo in maniera atroce e gravemente minacciando anche la vita e i beni persone abitanti lungo i crinali della montagna, oltre che del centro storico miracolosamente scampato al criminale disegno di distruzione non può essere considerato un cittadino che ha diritto a camminare per le strade di Erice, né tantomeno continuare a lavorare nella pubblica amministrazione».
Il pubblico ministero Franco Belvisi aveva chiesto, al termine della sua requisitoria, la condanna di Castiglione e di Asarisi rispettivamente a tre anni e a quattro anni e due mesi. Il Tribunale ha deciso di andare oltre infliggendo al piromane un anno in più rispetto alla richiesta della pubblica accusa. Gli imputati sono stati anche condannati a risarcire il Comune e la società FuniErice costituitisi parte civile con gli avvocati Giuseppe Gandolfo e Giuseppina Montericcio. 
Maurizio Macaluso




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