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AIB, scattato il periodo di massima pericolosità ma mancano le risorse

NOCI24.it
NOCI (Bari) - È partito il 15 giugno scorso il periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi. Da lunedì scorso la Centrale Operativa Unificata Permanente (COUP) della Protezione Civile di Bari è in stato di massima allerta nel prevenire e contrastare la minaccia di incendi boschivi. Noci, come già illustrato nella conferenza di servizi intercomunale del 15 maggio scorso, è tra i comuni a più alta pericolosità d'incendi per via delle ampie zone boscate disseminate nei 240km di territorio rurale comunale.

Imponente il sistema avviato dalla macchina coordinatrice della Protezione Civile per fronteggiare il problema. Nella città dei tre campanili, oltre al Corpo Forestale dello Stato (numero d'emergenza 1515), sono in prima linea le associazioni di protezione civile Il Gabbiano, San Pio, Ass. Naz. Alpini. Supporto è garantito anche dalla Polizia Municipale e dall'ARIF di stanza nella frazione di Lamadacqua, e per le zone antropologiche dal Corpo dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Putignano.
A scapito degli organismi presenti sul territorio comunale però si deve far fronte alla drastica riduzione di risorse. Già il Viceprefetto con delega alla Protezione Civile Mario Volpe ha fatto presente che quest'anno non si potrà contare sull'aiuto aereo dei fireboss (elicotteri muniti di cestello) e che quindi si dovrà necessariamente fare leva sulle forze di terra. Tutti però sono a corto di personale e mezzi specifici. I Vigili del Fuoco servono 11 comuni dell'area sud-est barese con pochissimi mezzi a disposizione e con un personale ridotto all'osso che deve garantire il servizio 24h su 24. La Polizia Municipale è sotto organico da tempo immemore oramai, mentre i volontari fanno quello che possono per l'ambito di propria competenza.
Visto il grave handicap istituzionale e contando che il 90% degli incendi è di natura dolosa o colposa derivante dalla mano umana, l'unica speranza è aggrappata al senso civico dei cittadini. Tanto più che la legge n. 353 del 2000 ha riconosciuto il reato di Incendio Boschivo ed il CFS ha istituito il NIAB (Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo) per accertare le responsabilità ed assicurare alla giustizia i piromani.
L'anno scorso la maggior parte degli incendi verificatisi a Noci ha coperto le zone dell'immediata periferia nocese coinvolgendo in una circostanza la scuola per l'infanzia "R. Scotellaro", e nell'altra l'abitazione privata del dott. Ancona. Quest'anno incendi del genere hanno già fatto capolino a Putignano e a Castellaneta dove il tempestivo intervento di Vigili del Fuoco e Forestale ha limitato fortemente i danni. La battaglia contro il fuoco è appena cominciata.


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