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Caltanissetta: La forestale in aiuto alla Diocesi !

Domenica sarà la celebrazione della prima messa domenicale alle 19 da parte del rettore del santuario padre Giuseppe Anfuso nello spiazzo antistante il monumento, il primo simbolico passo per riappropriarsi e ridare dignità ad uno dei luoghi più significativi della città, il Redentore, per il quale sono state messe in campo negli ultimi mesi tante sinergie che hanno visto in prima fila la Diocesi, proprietaria dell'area su cui sorge il monumento, e i comitati di quartiere, ai quali si sono presto affiancati il Comune e la forestale.
La settimana prossima, invece, partiranno le operazioni di potatura di tutti gli alberi con lavori a carico della Diocesi, che ha ottenuto l'autorizzazione a procedere anche da parte della Provincia e dei privati nei cui terreni ricadono le piante; sono invece già in funzione le videocamere installate dalla Diocesi per scoraggiare gli atti di vandalismo. Tante le idee che sono state presentate durate la conferenza stampa di ieri mattina in Seminario, in cui è stato illustrato pure il
progetto elaborato a moduli dall'architetto Giuseppe Cassetti, che può essere realizzato per sezioni e da soggetti diversi e che prevede, innanzitutto, la restituzione alla strada di accesso al Redentore della sua funzione nobile di ascesa al santuario, valorizzandola con una Via Crucis (ed anche una Via Lucis), e la realizzazione sul piazzale di monte San Giuliano di tutta una serie di altri interventi destinati a mettere finalmente fine al degrado e all'abbandono di cui l'area ha sofferto per decenni, restituendola alla piena fruizione dei nisseni.
«Il Redentore - ha detto il Vescovo Mons. Mario Russotto - sta a cuore ai cittadini oltre che alla chiesa, è un pezzo della nostra storia ma anche un luogo da valorizzare, rivalutare, salvaguardare. Devo ringraziare i comitati di quartiere, che si sono adoperati tantissimo: grazie a loro perché non si sono stancati né scoraggiati fino ad ora di far presente alle istituzioni l'urgenza di questo posto emblematico per Caltanissetta. Consegnerò adesso anche al sindaco i codici di accesso, già in possesso delle forze dell'ordine, delle quattro telecamere che abbiamo installato al Redentore, affinché anche la tutela del bene diventi patrimonio di tutti». Sono poi intervenuti l'architetto Giuseppe Di Vita, capo dell'ufficio tecnico della Diocesi, che ha ricordato tutti i sopralluoghi effettuati ed ha avuto parole di elogio per il progetto presentato dai comitati di quartiere ("interessante e non un libro dei sogni"), ed il portavoce del Coordinamento dei comitati di quartiere Carlo Campione. «Il nostro stesso logo - ha ricordato - è il Redentore perché è il simbolo di Caltanissetta: ma se è degradato significa che la città è in declino. Per questo dobbiamo fare rete, tutti insieme. Non ci rassegniamo all'indifferenza e dunque non possiamo fallire».
Ad illustrare il progetto di recupero è stato lo stesso autore architetto Giuseppe Cassetti; sono poi intervenuti anche Alessandro Giugno di Legambiente, che ha ribadito la necessità di razionalizzare anche la presenza invasiva dei tralicci metallici dei ripetitori tv proprio di fronte al monumento, e dei rappresentanti dei comitati di quartiere.
Ed infine il vescovo Russotto ha lanciato l'iniziativa che vedrà a fine luglio, in occasione del raduno dei giovani della Diocesi a Caltanissetta per la Giornata della gioventù, la marcia fino al Redentore e la veglia di preghiera.
Rosamaria Li Vecchi



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