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Squadre del Distaccamento di Linguaglossa e Randazzo in campo !

Il territorio di San Michele di Ganzaria continua, purtroppo, ad essere martoriato dagli incendi. Ieri pomeriggio un nuovo rogo, questa volta di ampie proporzioni, si è sviluppato in contrada "Risata" a un tiro di schioppo dalla periferia sud del centro abitato. L'incendio, la cui matrice è in via di accertamenti, si è esteso su più zone, alimentato sia dal vento caldo sia dalle stoppie di stagione. Il bilancio finale è molto negativo: danni a strutture pubbliche e ad aziende agricole. Infatti, a ridosso della Sp "Ex Stazione ferroviaria", il fuoco ha lambito tre abitazioni private e si è poi propagato all'interno degli spalti del teatro "Giardino". Lungo il suo cammino, l'incendio ha successivamente distrutto un casolare agricolo e il canneto di due vasche dell'impianto di fitodepurazione. Sarebbe stato intaccato anche il campo sperimentale per il riuso delle acque reflue in agricoltura, gestito dall'università di Catania. Durante le operazioni di spegnimento un giovane volontario della protezione civile di San Michele di Ganzaria è stato colto da malore per inalazione di fumo. Il giovane è stato prontamente trasportato all'ospedale "Gravina" di Caltagirone per essere rianimato e dove resterà un paio di giorni.
Un vasto incendio, su di una superficie estesa per circa 7 ettari di terreno, è divampato nella mattinata, intorno le ore 11.30 in località Tiepidi territorio di Vizzini. Le fiamme estese in diversi punti fuoco, e alimentate dal vento che soffiava nella zona, hanno interessato terreno boscato. Sul posto sono intervenuti tempestivamente gli uomini della forestale con 2 squadre del distaccamento di Linguaglossa e una da Randazzo. A causa della zona resa impervia e resa difficoltosa da potere raggiungere, è stato necessario l'intervento dall'alto di tre mezzi aerei, due Sierra che hanno operato con un totale di 26 lanci d'acqua e di un canadier che ha lanciato 3 getti d'acqua. Non sono mancati momenti di apprensione, a causa del vento, ma il successivo miglioramento delle condizioni climatiche ha agevolato l'azione di spegnimento delle fiamme divampate, probabilmente per cause dolose.
Martino Gerac



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