
La mobilitazione dei forestali arriva alla vigilia dell’approvazione della finanziaria regionale. Il sindacato teme che le somme per il settore, dove operano circa 23.000 persone, siano insufficienti a garantire le giornate lavorative per il 2013 e chiede un confronto con il governo siciliano, guidato da Rosario Crocetta.
Per i sindacati servirebbero circa 350 milioni di euro per dare attuazione a un accordo del 2009 di riforma del sistema e ad assicurare le giornate lavorative per quest’anno.
“Non riusciamo a capire perché – ha detto Calogero Cipriano nel corso dell’assemblea – tutti gli anni le caselle del bilancio che rimangono vuote sono quelle dei forestali e della povera gente come i precari, anche degli altri settori, e ci sia sempre la necessità di un mutuo per riempirle. Ci piacerebbe che qualche volta le caselle vuote siano quelle dei costi della politica, dei palazzi e degli sprechi. Vorremmo leggere sui giornali che fossero garantiti i servizi essenziali come la salvaguardia del territorio, dei boschi, del sistema idrogeologico e degli incendi con i lavoratori forestali, gente che lavora tre mesi l’anno. E che il mutuo servisse invece per coprire i costi della politica”.
“L’attacco del Governo regionale – ha aggiunto Giovanni Mastroeni – è alla gestione unitaria del demanio boschivo e se non viene superata la sua destrutturazione è la fine dei forestali in Sicilia.

Le iniziative di protesta si allargheranno anche a livello regionale con una manifestazione dei forestali messinesi prevista per il 22 aprile sotto la sede dell’Ars a Palermo.
Molta apprezzata dai sindacalisti e dai lavoratori forestali, la “CARTA AMBIENTALE DELLA NATURA” redatta per l’occasione dall’ Arch. Giuseppe Aveni, Dirigente dell’Azienda Foreste Demaniali di Messina, con la quale si mette in risalto che i lavoratori forestali sono una risorsa per la collettività e non una zavorra perché sono loro che con la loro attività riescono ancora a garantire tutte quelle attività di salvaguardia e manutenzione ambientale, indispensabili ed irrinunciabili per il rispetto della Biodiversità e mitigazione del rischio idrogeologico.

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