Caso Ufficio stampa Regione: giornalista querela Crocetta e la Rai
Questa volta i ruoli si invertono ed è un giornalista a querelare un politico e un editore. Al comando provinciale dei carabinieri, a Catania, è stato presentato un articolato esposto per chiedere la condanna, per calunnia e diffamazione a mezzo stampa, di Rosario Crocetta, attuale presidente della Regione siciliana, di Klaus Davi e di Anna Maria Tarantola, presidente della Rai.
Il giornalista, secondo le accuse, sarebbe stato assente in occasione delle dodici visite fatte dallo stesso Crocetta – quando era europarlamentare – alla sede della Regione a Bruxelles, “in assenza di contraddittorio e sostenuto dal suo consulente d’immagine, Klaus Davi”. Da europarlamentare, “Crocetta non aveva alcun titolo per controllare o censurare l’attività di un ufficio regionale. Da presidente della regione poi, in quanto massimo responsabile nell’isola – in virtù dello statuto autonomistico – delle forze di polizia, Crocetta avrebbe dovuto denunciare e perseguire un comportamento illecito, piuttosto che utilizzarlo come strumento di propaganda politica”.
Il presidente della Rai, infine, è chiamato in causa “per avere omesso di garantire il diritto al contraddittorio e per aver consentito che Crocetta e Davi violassero, con i loro comportamenti televisivi, il codice di autoregolamentazione e tutta la normativa che disciplina la gestione delle trasmissioni del servizio pubblico”. Insieme al suo avvocato difensore – l’avvocato Giuseppe Lipera del Foro di Catania – Gregorio Arena ha annunziato che si costituirà parte civile nel procedimento penale che deriverà dalla sua denuncia, “per ottenere il pieno risarcimento dei danni subiti”.
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