Non c’è una lira ma è boom di assunzioni pubbliche in Sicilia, ci sono le elezioni…
Così i soldi destinati allo sviluppo sono stati dirottati per pagare i forestali, i professori che si occupano della formazione pubblica (spesso inefficiente), i dipendenti dei teatri. Ci sono pure 25 milioni per gli straordinari dei regionali.
A volte la realtà supera la fantasia. E’ il caso dei ‘trattoristi’ della Regione. 550 persone stipendiate dall’ente pubblico che dovrebbero lavorare, ma che sono privi di trattore perché i privati non considerano competitivo utilizzare i mezzi agricoli mandati dalla Regione. Anche per loro, senza stipendio, si apriranno le casse dello Stato. E il fatto che siamo sotto elezioni sembra sia solo una coincidenza.
Ma c’è di più. Visto che i dipendenti in Sicilia sono pochi (più di quelli dell’intero Regno Unito), la Regione ha pensato bene di aprire altri bandi per l’assunzione di dipendenti nelle aziende sanitarie, nelle Asp e negli ospedali. Per citare alcuni numeri l’Asp di Catania ha messo in palio 25 posti, quella di Palermo cinque, 81 a Palermo. I bandi scadono il 22 ottobre, il 28 si vota.
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