ARS - Continua la rivoluzione targata Crocetta
Palermo - Non si ferma il terremoto avviato dal governatore Rosario Crocetta, all'insegna della trasparenza per giungere ad un'amministrazione e una regione rinnovata. L'ultimo passo in ordine di tempo è stata la decisione di trasferire numerosi impiegati di vari livelli, che non è stata una ordinaria rotazione ma una mossa ben calcolata per contrastare l'ondata di parentopoli e della mala gestione nel settore della Formazione professionale. Una decisione che ha suscitato critiche ma anche numerose attestazioni di appoggio e sostegno, in un clima che alcuni hanno definito di vera e propria caccia alle streghe.Fra chi ha obiettato, in prima linea ci sono i sindacati di categoria, che chiedono il ripristino di un confronto con lo scopo di evitare "processi pubblici".
Di certo, il progetto di rinnovamento di Rosario Crocetta ha le proprie motivazioni in profonde ragioni di merito, che non si possono non condividere, in quanto finalizzato al raggiungimento di un regione che possa funzionare veramente come ci si aspetta, con una buona cura dei cittadini, senza il rischio di infiltrazioni criminali e mettendo al bando la corruzione. Solo che ha approfittato e approfitta di una situazione del genere è contrario alla politica di Crocetta. E non sono pochi. Crocetta comunque lo aveva annunciato già dai primi giorni della campagna elettorale per le regionali. Croccetta è comunque un esempio che non deve essere inteso come una "crociata contro il sistema" destinata a infragersi contro le proprie spranze. Le cose forse stanno davvero cambiando in Sicilia, e a guadagnarci sarebbero anzitutto i siciliani, e in secondo luogo l'intero sistema Paese.
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