Gli inghippi: i 46 co.co.co. e i 2,8 milioni all’Agenzia per l’Impiego ‘fantasma’
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A fare notare questo ‘particolare’ a un Governo dallo spirito legislativo un po’ ‘immaginifico’ sono gli uffici legislativi dell’Ars. Da qui l’esame e l’approvazione, da parte dell’Aula, di una nuova legge che integra la prima.
Siccome, con l’impugnativa della scorsa settimana, è saltato il passaggio che riguarda 46 soggetti titolari di collaborazione di collaborazione continuativa (co.co.co.), si vocifera che l’Aula potrebbe esaminare e riapprovare una legge che riproporrebbe, di fatto, la parte della legge impugnata per farsela re impugnare dal commissario dello Stato e poi inoltrare ricorso presso la Corte Costituzionale per verificare se, su tale argomento, ha ragione il commissario dello Stato o la Regione. Vero? Falso?
Un’altra indiscrezione riguarda i ‘famigerati’ dirigenti a contratto. Stando a voci di corridoio, sembra che la scorsa settimana – non si sa se nella commissione legislativa di merito o in Aula – si sarebbe materializzato un emendamento, con una spesa prevista di 2,8 milioni di euro, per l’ex Agenzia per l’impiego. Soldi che, supponiamo, sarebbero dovuti servire per prorogare i contratti di alcuni dirigenti esterni.
Anche in questo caso, qualcuno avrebbe fatto notare che non si possono erogare fondi ad un’Agenzia che è stata soppressa (per essere precisi, si trattava di un dipartimento: per l’appunto, dipartimento Agenzia per l’impiego che è stato soppresso). Così l’emendamento sarebbe stato precipitosamente ritirato.
Domanda finale: che sta succedendo in questa Assemblea regionale siciliana? Si vogliono interpretare ‘autenticamente’ leggi non ancora pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, poi si cerca di erogare 2,8 milioni di euro a un dipartimento regionale che non c’è più…
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