Cittadini contro il pizzo: quattro arresti a Palermo
Palermo - La lotta alla mafia che il governatore della Regione, Rosario Crocetta, porta come bandiera della propria azione politica e amministrativa, sta forse dando i primi frutti: un noto ristoratore del capoluogo siciliano, Natale Giunta, denuncia il racket delle estorsioni danco origine ad una operazione dei carabinieri che ha portato all'arresto di quattro persone: Antonino Ciresi, pregiudicato di 70 anni, originario di Monreale; Maurizio Lucche, palermitano di 50 anni; Alfredo Perricone, 42 anni, e Giuseppe Battaglia, 41 anni, entrambe palermitani e incensurati, almeno fino ad oggi.Nel marzo 2012, gli arrestati si erano presentati nel noto ristorante di Palermo, il cui titolare è diventato famoso per avere partecipato alla trasmissione televisiva "La Prova del Cuoco" (condotto da Antonella Clerici su Rai1). Avevano intimato al titolare, Natale Giunta, di pagare 2.000 euro in occasione della Pasqua e successivamente la stessa cifra per il Natale, secondo il tipico copione che Cosa Nostra pratica per le estorsioni. Lo "sgarbo" che Giunta aveva comesso era stato quello di aprire alcune nuove attività, senza chiedere il permesso. Poco male: le cose sarebbero andate a posto se avesse pagato le cifre richieste.
Natale Giunta è riuscito a guadagnare abbastanza tempo, con la scusa di temporanee difficoltà economiche, nonostante le chiare minacce, dannegggiamenti al locale, avvertimenti (taniche di benzina volutamente abbandonate all'entrata), lettere minatorie e, dopo circa un anno di estrema tensione, si è rivolto ai carabinieri.
A sostegno di Natale Giunta si schiera anche Confindustria Palermo e l'associazione antiracket Libero Futuro.
Per gli arrestati l'accusa è tentata estorsione, secondo il provvedimento sottoscritto dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dai sostituti Caterina Malagoli e Francesca Mazzocco.
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