Fino al 18 maggio 2013, anche agronomi e forestali veneti a congresso in Trentino
“Dallo sviluppo sostenibile alla bioeconomia: una professione che investe sull’innovazione e la qualità per la crescita del Paese”: nel titolo del XV Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali (in svolgimento a Riva del Garda, in provincia di Trento, fino al 18 maggio) c’è la “mission” di una categoria proiettata al centro del sistema economico attraverso lo sviluppo sostenibile.
La tre giorni di lavori (presente la delegazione veneta, guidata dal presidente regionale, Gianluca Carraro) prevede sessioni di approfondimento categoriale (in primis, le novità della riforma delle professioni) e momenti di discussione su temi di attualità (dalla progettazione di “paesaggi intelligenti” al trasferimento dell’innovazione nelle aziende agro-forestali). “Smart Rural” e “Smart Farm” sono due concetti, cui sono dedicati altrettanti focus così come sono centrali i temi dell’innovazione, nonchè di un nuovo modello di sviluppo per la gestione delle aziende agroalimentari, zootecniche e forestali. “Fino ad oggi – viene spiegato – lo sviluppo ed il progresso della società sono stati determinati dal consumo di beni e di territorio. Da alcuni anni, invece, la discussione si è incentrata su come rendere compatibile lo sviluppo. Il futuro, quindi, dovrà avere una strategia “soft”, dove il modello della “circolarità” del ciclo naturale deve essere centrale. Il passaggio dallo sviluppo sostenibile alla bioeconomia, cioè a processi economici basati sull’utilizzo completo delle biomasse è l’obiettivo dell’imminente futuro.”
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