Blocca nomine in Gazzetta Arriva lo stop agli incarichi
Edizione straordinaria della Gazzetta ufficiale della Regione: pubblicato il blocca nomine, come annunciato da Raffaele Lombardo qualche giorno fa.
E il blocca nomine vide la luce. Predisposta dall’ormai ex presidente della Regione una pubblicazione straordinaria della gazzetta proprio per ratificare questa legge e la nomina dei due assessori Nicola Vernuccio e Claudio Torrisi, rispettivamente alla Funzione pubblica e all’Energia.
La pubblicazione straordinaria è stata motivata dallo stesso Raffaele Lombardo con una dichiarazione ufficiale rilasciata giovedì scorso: “Dal momento che per vari adempimenti tecnico-burocratici mi riferiscono che non c'é spazio per pubblicare la legge blocca-nomine sulla Gazzetta ufficiale di domani, ho disposto per dopodomani, sabato, una pubblicazione straordinaria della Gurs contenente la legge".
Detto, fatto. E dopo rinvii, polemiche, accuse di incostituzionalità, il ddl approvato dall’Ars lo scorso 20 luglio vieterà al presidente della Regione e ai componenti della sua giunta, in caso di conclusione anticipata della legislatura regionale, “di procedere a nomine, designazioni o conferimenti di incarichi in organi di amministrazione attiva, consultiva o di controllo della Regione, in enti, aziende, consorzi, agenzie, soggetti, comunque denominati, di diritto pubblico o privato sottoposti a tutela, controllo o vigilanza da parte della Regione, in società controllate o partecipate dalla Regione”. In base alla norma, in caso di scadenza degli incarichi in questi enti durante il periodo di passaggio, agli organi predisposti sarà consentito nominare dei commissari straordinari, il cui mandato scadrà quando, formato il nuovo governo, verranno riassegnate in maniera definitiva le posizioni vacanti.
In ogni caso le ultime nomine presentate alla vigilia del giorno delle dimissioni da Raffaele Lombardo, quasi tutte targate Mpa, come quelle di Nino Gazzara al Consorzio autostrade siciliane, Francesco Ingrillì, all’ente parco dei Nebrodi, o al Parco dell'Etna, dove troviamo Domenico Claudio Galvagno, non verranno toccate da questa norma, in quanto questa entra in vigore “a decorrere dalla data di pubblicazione del decreto di indizione delle elezioni dell’Assemblea regionale siciliana e del Presidente della Regione”, in sostanza, un momento dopo le dimissioni e l’annuncio della data delle nuove elezioni.
La pubblicazione straordinaria è stata motivata dallo stesso Raffaele Lombardo con una dichiarazione ufficiale rilasciata giovedì scorso: “Dal momento che per vari adempimenti tecnico-burocratici mi riferiscono che non c'é spazio per pubblicare la legge blocca-nomine sulla Gazzetta ufficiale di domani, ho disposto per dopodomani, sabato, una pubblicazione straordinaria della Gurs contenente la legge".
Detto, fatto. E dopo rinvii, polemiche, accuse di incostituzionalità, il ddl approvato dall’Ars lo scorso 20 luglio vieterà al presidente della Regione e ai componenti della sua giunta, in caso di conclusione anticipata della legislatura regionale, “di procedere a nomine, designazioni o conferimenti di incarichi in organi di amministrazione attiva, consultiva o di controllo della Regione, in enti, aziende, consorzi, agenzie, soggetti, comunque denominati, di diritto pubblico o privato sottoposti a tutela, controllo o vigilanza da parte della Regione, in società controllate o partecipate dalla Regione”. In base alla norma, in caso di scadenza degli incarichi in questi enti durante il periodo di passaggio, agli organi predisposti sarà consentito nominare dei commissari straordinari, il cui mandato scadrà quando, formato il nuovo governo, verranno riassegnate in maniera definitiva le posizioni vacanti.
In ogni caso le ultime nomine presentate alla vigilia del giorno delle dimissioni da Raffaele Lombardo, quasi tutte targate Mpa, come quelle di Nino Gazzara al Consorzio autostrade siciliane, Francesco Ingrillì, all’ente parco dei Nebrodi, o al Parco dell'Etna, dove troviamo Domenico Claudio Galvagno, non verranno toccate da questa norma, in quanto questa entra in vigore “a decorrere dalla data di pubblicazione del decreto di indizione delle elezioni dell’Assemblea regionale siciliana e del Presidente della Regione”, in sostanza, un momento dopo le dimissioni e l’annuncio della data delle nuove elezioni.
Ultima modifica: 04 Agosto ore 20:32
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