Raffica di incendi in Sicilia, va spegnendosi Bellolampo
5 agosto 2012 - E’ emergenza incendi in Sicilia. Situazione critica nel Palermitano dove le fiamme alimentate dal caldo e dallo scirocco stanno bruciando boschi e sterpaglie. Ma a preoccupare maggiormente è il rogo nella discarica di Bellolampo, che da sette giorni tiene in apprensione il capoluogo siciliano. Il duro lavoro delle squadre dei vigili del fuoco, coadiuvate dai canadair, sta dando i suoi frutti: sembra infatti che l’incendio sia stato domato, anche se in città, per il gran caldo, si respira ancora un’aria mista a umidità carica di tracce di bruciato.
Da quando è scoppiato l’incendio, la raccolta dei rifiuti va avanti a rilento. Gli auto compattatori scaricano l’immondizia nella piattaforma della discarica, per poi essere messa su dei tir per il conferimento a Catania. Nei quartieri vicini alla discarica, ma molte altre zone del capoluogo i cassonetti sono stracolmi e rifiuti per strada. I cumuli di spazzatura, maleodoranti perchè in avanzato stato di putrefazione a causa delle alte temperature, vengono dati alle fiamme creando nubi inquinanti, anche se di dimensioni ridotte e di minor durata, rispetto a quella che si è sprigionata da Bellolampo. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire in molte zone della città per domare le fiamme.
Nel Palermitano, gli incendi più grossi sono divampati a Campofelice, Collesano, Villafrati, Geraci Siculo, Partinico, Monreale e Castronovo di Sicilia dove ieri è morto, durante le operazioni di spegnimento un forestale di 42 anni. Un grosso incendio è divampato stamane a Romitello frazione tuiristica di Borgetto. Sono state evacuate abitazioni e i commensali di un banchetto hanno lasciato il locale dove si trovavano per paura di rimanere prigionieri delle fiamme. Per fronteggiare l’emergenza i vigili del fuoco di Palermo hanno impegnato tutte le squadre e richiamato in servizio i colleghi liberi dal lavoro.
Fiamme anche nel Trapanese dove è stato domato l’imponente rogo sviluppatosi ieri sera sul monte Sparacio. Il fronte di fuoco lungo oltre dieci chilometri ha interessato prima il territorio di Custonaci e, poi nella notte, quello di Castellammare del Golfo. La Forestale ha accertato che si è trattato di un incendio doloso, perché il fuoco è stato appiccato, a distanza di poco tempo, in due punti diversi. Le operazioni di spegnimento sono state rese difficili a causa del forte vento di scirocco e dell’afa. Le fiamme sono state spente nella tarda mattinata grazie all’intervento di tre mezzi aerei. I danni sono da quantificare.
Un vasto incendio che si è sviluppato a Castelluzzo, frazione di San Vito Lo Capo (Tp), bruciando alberi e macchia mediterranea, ha anche circondato alcuni tratti della strada che porta alla località turistica impedendo per ora i collegamenti. Paura per alcuni automobilisti che hanno abbandonato l’auto e si sono allontanati a piedi per paura di finire avvolti dalle fiamme.
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