Michele Cimino: ”La Sicilia ha bisogno di chiarezza e verità”
“Se non fosse che c’è in ballo il futuro della Sicilia, potremmo definire la fine di questo governo una farsa.”A dirlo è Michele Cimino,deputato regionale di Grande Sud. In risposta alle dichiarazioni del presidente del Consiglio che dichiarava che la Sicilia era a rischio fallimento, il presidente Lombardo e il suo assessore all’Economia Armao gridavano che erano tutte balle e che la Regione aveva solo temporanea crisi di liquidità. L’altro ieri quando la società di rating Moody’s ha declassato la Regione ,Armao ha dichiarato che è la conseguenza dell’attacco mediatico
.Oggi Armao fa appello “al senso di responsabilità del Parlamento perché bisogna dare un segnale ai mercati e risposte agli input di Monti” e senza mezzi termini dichiara che la Sicilia è a rischio bancarotta.”Riassumendo,continua il parlamentare di Grande Sud, fino a qualche giorno fa era tutto a posto, ora se invece non si approva l’emendamento proposto dal governo che dovrebbe introdurre tagli per 150 milioni e che porterebbe 2000 regionali a casa, la Sicilia fallisce ma in ogni caso se non si approvano i tagli restano bloccate le norme per assestamento del bilancio e la legge omnibus che contiene gli stanziamenti per i precar,i per i collegamenti marittimi e trasporti urbani. La confusione ,il senso di precarietà che questo governo ingenera nei siciliani è tale che anche chi fa politica come me da tanti anni è perplesso e non vede soluzioni. Sicuramente il taglio alle spese si deve fare ma può un Parlamento che fra poco sarà sciolto decretare che duemila famiglie resteranno senza lavoro e tutto senza avere sentito i sindacati e senza avere cercato delle soluzioni? Come affermo da tempo quando si parla di personale regionale in esubero si è mai pensato che basterebbe ridare allo stato le funzioni statali per ridurre drasticamente la dotazione organica .
Le funzioni “statali” in atto in capo alla Regione Siciliana sono sinteticamente:motorizzazione civile,genio civile, centri per l’impiego,ispettorati del lavoro,uffici del lavoro,sovrintendenze dei beni culturali e paesaggistici,musei,parchi archeologici, ispettorati dell’agricoltura,corpo forestale,polizia faunistica venatoria,servizi del demanio marittimo. Per farvi fronte la Regione Siciliana impegna direttamente (dati 30.6.2012)11.105 addetti di ruolo su un totale di 16.964 addetti di ruolo.Mi chiedo ,conclude Cimino ,come mai l’assessore Armao alla conferenza Stato.Regione non ha posto questi dati sul tavolo invece supinamente accettare di tagliare il lavoro a 2000 famiglie?
Sicuramente bisogna tagliare gli sprechi ,sicuramente bisogna risparmiare ma mai sulla testa della gente che a malapena può sopravvivere ma chi fa l’assessore tecnico questo non lo può capire.”
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