C'è una raccomandata da ritirare !!
Ragusa - "C'è una raccomandata da ritirare". Ma non era vero! Era un trucco, una scusa inventata per far uscire di casa le vittime designate. E, quando questi si recava all'ufficio postale, i malviventi entravano in casa e riuscivano a portar via quanto possibile. Quasi sempre preziosi ed oggetti i valore. Un trucco antico, ma che funzionava quasi sempre alla perfezione. E le ignare vittime, solo dopo, si accorgevano di essere cadute in un tranello.
Si recavano all'ufficio postale, e non trovavano nulla. Andavano negli uffici del comune e puntualmente scoprivano che nessuno aveva mandato quell'avviso! Nel frattempo, però, qualcuno era riuscito ad entrare in casa, approfittando dell'assenza delle vittime e sapendo di avere un congruo tempo a disposizione.
E portava via, quasi sempre, oggetti di valore. Quando l'ignara vittima rientrava a casa, trovava l'amara sorpresa.
Un trucchetto vecchio come il cucco, ma che ha funzionato quasi sempre. Peccato, però, che è stato usato troppo spesso e che alla fine il cerchio delle indagini si è chiuso attono ai cinque (tre uomini e due donne) che sono stati arrestati agli uomini della Squadra Mobile di Ragusa, diretta dal vicequestore aggiunto Francesco Marino.
I cinque sono: Carmelo Mirabella 40 anni, già ai domiciliari per reati contro il patrimonio; insieme a lui la compagna Leonella Cascone ragusana di 26 anni; e poi Salvatore Di Stefano 49 anni, compagno della madre della Cascone -anche lei appartenente alla banda e rinviata a giudizio per ricettazione insieme ad altri due catanesi che si occupavano di vendere la refurtiva nei ‘Compro Oro’ di Catania la merce rubata- Enrico Scenna palermitano di 32 anni e la compagna comisana di 43 anni Daniela D’Iapico.
Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Federica Messina e l'ordine di custodia cautelare è stato emesso dal Gip Claudio Maggioni.
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