La Forestale scova champagne taroccato
Latte “cinese” scaduto e senza l’etichetta in italiano, olio di oliva di origine sconosciuta utilizzato nei ristoranti e bottiglie di champagne contraffatte vendute nei locali notturni. Sono alcune delle irregolarità scoperte in emilia-romagna dagli uomini del Corpo forestale nel corso del 2012.
Ma i controlli nel settore dell’agroalimentare hanno individuato anche l’utilizzo di funghi d’importazione spacciati per italiani (e in alcuni casi privi delle certificazioni di sicurezza) e la vendita, sugli scaffali di supermercati, di prodotti dop e igp con etichette incomplete e senza le necessarie garanzie di tracciabilità per il consumatore.
Nel 2012 in tutta la regione sono stati aperti 777 fascicoli di controllo (di cui 90 sul “bio” e 190 su prodotti dop): 99 è il numero degli illeciti amministrativi individuati dalla Forestale, mentre tre contestazioni sono anche penali. Il totale delle sanzioni supera i 300mila euro e sotto sequestro sono finiti oltre 115 chilogrammi di prodotti alimentari.
Il bilancio dell’attività 2012 è stato presentato a Rimini in occasione di Rhex, il salone della ristorazione e dell’ospitalità. La sicurezza alimentare (e i relativi controlli a tutela del consumatore) sono una priorità per i Forestali dell’Emilia-Romagna: negli ultimi due anni, in particolare, i controlli si sono quadruplicati, tant’è vero che il comando regionale è ora quarto, a livello nazionale, in termini di risultati.
«Il consumatore italiano prima di tutto», ha affermato Aldo Terzi, vicecomandante del Corpo forestale regionale. «Ogni cittadino ha il diritto di sapere cosa acquista o cosa mangia e deve essere sicuro che quanto dichiarato dal produttore, dal commerciante o dal ristoratore corrisponde alla verità», ha aggiunto il vicecomandante regionale.
La maggior parte delle 777 verifiche svolti nel 2012 dai Forestali è stata svolta in provincia di Rimini, dove i controlli sono stati 296. Seconda in classifica Forlì, con 93 controlli, poi a seguire: Reggio Emilia con 80; Modena con 79; Parma 62; Ravenna 54; Piacenza 49; Bologna 44 e Ferrara 20.
Alla presentazione del bilancio ha partecipato anche Giuseppe Piacentini, referente regionale per la biosicurezza, i controlli agro-ambientali e la tutela del consumatore.
Un momento della conferenza è stato dedicato anche a raccontare l’attività di collaborazione e protezione che il corpo forestale svolge nei confronti dell’associazione «Libera» impegnata nella coltivazione e gestione di alcune aziende sequestrate alla mafia nei Comuni di Pianoro e Salsomaggiore.
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