Ars, Ardizzone: 'Bilancio del consiglio sotto di 10 milioni rispetto al precedente'
Il presidente dell'assemblea traccia il quadro dell'attività di questi primi mesi. Tagli al personale in servizio per un milione; il personale assunto dal 1 gennaio 2013 ha un livello di stipendio inferiore del 20% rispetto ai loro pari grado più anziani; sono state ridotte le posizioni apicali e il numero degli uffici interni; tagliate 3 auto blu

AI DEPUTATI: "RISCRIVIAMO INSIEME LO STATUTO". «Siamo stati i primi nel 1945-1947, dobbiamo oggi, con rinnovato orgoglio e forza, rivendicare un nuovo regionalismo, scevro da velleità, da vittimismi, ma anche convinto che vada riscritta la pagina dei rapporti fra centro e periferia. Questo deve, per esempio, passare attraverso l'approvazione di un nuovo Statuto». È un passaggio delle comunicazioni fatte in apertura di seduta dal presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone. «Ciò vorrà anche dire esaltare i territori - ha aggiunto - dare loro capacità decisionale vera e permettere l'esercizio effettivo del controllo popolare. Tutte le componenti di quest'aula sono chiamate a riscrivere ed attualizzare lo Statuto; a tal proposito ho già avviato una interlocuzione informale con le Università siciliane per un loro significativo ed autorevole contributo. E, nella stessa direzione, ben venga una seria riforma dell'ente intermedio, che poi si chiami Provincia, o altrimenti, non mi sembra fondamentale».
"DUE MESI PER RISCRIVERE UNA NUOVA PAGINA". «Abbiamo dinanzi quasi due mesi per cominciare a scrivere la prima pagina di quella che deve essere una nuova Sicilia, fatta di conti in ordine e concretezza e per ciò ringrazio quanto già fatto dal presidente Crocetta e dall'assessore Bianchi il cui impegno, serietà e professionalità stanno rendendo alla nostra isola un grande servizio». Così il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, nelle sue comunicazioni all'aula all'inizio dei lavori parlamentari. «Dico allora all'assessore Bianchi, che bisognerà adoperarsi affinchè la finanziaria sia snella nella struttura. Finalmente di riordino dei conti - ha detto Ardizzone - Ma sia anche uno strumento di sviluppo, perchè senza economia vera non c'è lavoro vero e senza lavoro non c'è dignità. Ed è di lavoro vero, di moralità, di dignità, di serietà e trasparenza che la nostra terra ha disperato bisogno. Questa sia la scommessa; questo sia l'impegno di tutti noi»
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