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Attesa da 18 milioni di euro


La rabbia degli operai forestali aumenta. Aumenta per le notizie che sono giunte in questi ultimi giorni da Napoli. Aumenta per il silenzio che si registra da parte dei rappresentanti dell’ente montano del Titerno – Alto Tammaro e dei politici. Quegli stessi politici che qualche giorno prima del voto vennero anche in terra titernina, per dire che c’era solo da attende qualche giorno, visto lo sblocco di oltre 18 milioni di euro per la forestazione. Soldi disponibili praticamente nell’immediato, già pronti nelle casse regionali, da ripartire tra i vari enti montani della Campania. Provvedimento che sarebbe stato un respiro di sollievo per i dipendenti forestali del Titerno -Alto Tammaro, visto che gli ultimi soldi percepiti erano stati quelli di aprile dell’anno scorso. Ma da allora, nonostante due mesi trascorsi, nulla di fatto. Anzi, a dire il vero, proprio l’altro giorno – spiegano i lavoratori – dalla nota diramata dai rappresentanti regionali di Fai-Cisl, Flai Cgil e Uila-Uil – si è appreso che questo riparto ancora non si è concretizzato. “Tanto è vero – aggiungono – che la nota sindacale conclude evidenziando ‘ricordiamo che in base agli impegni assunti dall’onorevole Nugnes, nella prossima giunta dovrà essere approvato il riparto e quindi l’erogazione dei 18,5 milioni di euro e qualora ciò non avvenisse, inviteremo tutti i forestali a manifestare a Santa Lucia’”.
Intanto nel tardo pomeriggio di ieri è giunta la nota dalla Regione che annuncia “l’approvazione della delibera di giunta che iscrive 56 milioni e 400 mila euro nella competenza del bilancio per l’esercizio finanziario 2013 da destinare alla forestazione in Campania”. Il consigliere con delega all’agricoltura, Daniela Nugnes, nel dirsi soddisfatta dell’atto deliberato, ha annunciato: “Con questo atto, che fa da apripista all’erogazione di mandati di pagamento per circa 18 milioni di euro, già disponibili nelle casse regionali, manteniamo gli impegni assunti e gettiamo le basi per una riforma virtuosa del comparto alla quale devono ora contribuire tutti i soggetti coinvolti”. Ora l’auspicio è che non si tratta di un nuovo annucio visto che ogni giorno che passa, finora tra l’indifferenza generale, le condizioni di tanti lavoratori si fanno sempre più serie e disagiate. Per gli operai titernini la beffa sarebbe doppia, visto che attendono anche le retribuzioni per il periodo di cassa integrazione della scorsa primavera (circa quaranta giorni tra marzo e maggio 2012). Ancora ieri mattina nessuna buona notizia giungeva dall’Inps. Ora, come detto, si attenderà ancora qualche giorno. Con la speranza che sia un’attesa foriera di buone notizie per i lavoratori titernini.



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