4 anni per piromani di Monte Erice
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Le fiamme, divampate nel corso del pomeriggio del 17 luglio 2010, si propagarono rapidamente, provocando ingenti danni. Asarisi quel pomeriggio risultava in servizio. Secondo gli
Il sindaco di Erice Giacomo Tranchida si era fermamente opposto polemizzando, a distanza, anche con la pubblica accusa. «Chi ha attentato alla vita del nostro Monte Erice - aveva detto - deturpandolo in maniera atroce e gravemente minacciando anche la vita e i beni persone abitanti lungo i crinali della montagna, oltre che del centro storico miracolosamente scampato al criminale disegno di distruzione non può essere considerato un cittadino che ha diritto a camminare per le strade di Erice, né tantomeno continuare a lavorare nella pubblica amministrazione».
Il pubblico ministero Franco Belvisi aveva chiesto, al termine della sua requisitoria, la condanna di Castiglione e di Asarisi rispettivamente a tre anni e a quattro anni e due mesi. Il Tribunale ha deciso di andare oltre infliggendo al piromane un anno in più rispetto alla richiesta della pubblica accusa. Gli imputati sono stati anche condannati a risarcire il Comune e la società FuniErice costituitisi parte civile con gli avvocati Giuseppe Gandolfo e Giuseppina Montericcio.
Maurizio Macaluso
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