IL PARCO DELLA NEAPOLIS “RIPULITO” DAI FORESTALI.
Conclusi i lavori di manutenzione straordinaria del sito ad opera del Dipartimento Regionale Azienda
sviluppo turistico della nostra Regione. Il primo esempio di concreta attuazione di questa nuova politica gestionale, ha avuto luogo a Siracusa, grazie al proficuo raccordo operativo tra gli Uffici provinciali del DRAFD e dei Beni Culturali, con l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria dell’area a verde esistente all’interno del Parco Archeologico della Neapolis. “Con un investimento della Regione Siciliana di 250 mila euro, in poco meno di due mesi, il lavoro svolto da 25 operai coordinati dall’Ufficio provinciale Azienda foreste demaniali di Siracusa, ha consentito di restituire alla piena fruizione pubblica, l’intera area della Neapolis, complessivamente estesa mq 183.500 – afferma l’Assessore alle Risorse Agricole e Alimentari Dario Cartabellotta – nella quale sono ubicati alcuni dei più importanti monumenti di età greca e romana dell’Occidente europeo, quali: il Teatro, l’Altare monumentale di Ierone II e l’Anfiteatro Romano, la Via Sacra, il teatro lineare ed il Ninfeo”. L’intervento è stato esteso anche nelle zone contermini, quali la ben nota Latomia del Paradiso (Orecchio di Dionisio) e le meno note, ma altrettanto suggestive, Latomie dell’Intagliatella e di Santa Venera. Tali aree e terreni, in buona parte boscati, d’indubbio interesse archeologico ma anche naturalistico e paesaggistico, giacevano da decenni in gravissimo stato di abbandono e per l’invasività della vegetazione infestante, in molti casi, non erano più leggibili le emergenze archeologiche. Inoltre, le piante arboree avevano urgenza di un restauro e di un intervento volto a preservare al contempo il loro particolare interesse vegetazionale, ma anche la condizione di sicurezza del sito. Purtroppo, molte piante vennero poste a dimora non tenendo conto della profondità del suolo e della relativa capacità di accrescimento, motivo per cui, soprattutto negli ultimi anni, si è registrata una preoccupante e diffusa caduta di interi alberi, soprattutto di conifere, con i rischi e gli effetti a ciò conseguenti. Gli interventi sono stati indirizzati alla ripulitura della superficie dalla flora spontanea, eseguita in maniera selettiva così da salvaguardare le specie endemiche. “La buona gestione del “verde” – prosegue Cartabellotta – che certamente rappresenta una risorsa alla fruizione del parco archeologico, consentirà di migliorare l’accesso ad aree fino ad ieri pressoché inaccessibili, stimolando l’ideazione di percorsi tematici all’interno della Neapolis al fine di indurre, almeno una parte dei 500.000 visitatori l’anno che vi accedono, ad approfondire la conoscenza di questo eccezionale patrimonio culturale e naturalistico”.
* Assessore Risorse Agricole e Alimentari
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