DODICI NUOVE NOMINE IN COMMISSIONE ARS PRIMA L’OK, POI IL NO: È FINIMONDO
Gli incarichi di chi era stato nominato oggi pomeriggio ai vertici di Enti regionali hanno avuto vita breve, giusto qualche ora.
Ricominciata a Sala d’Ercole la seduta dell’Assemblea regionale, che era stata sospesa per una riunione della commissione per il Regolamento, il presidente Francesco Cascio ha esposto il parere reso dalla commissione in merito alla vicenda delle nuove nomine approvate in commissione Affari istituzionali nel primo pomeriggio di oggi: la seduta della prima commissione non è valida, le nomine, quindi, annullate. Tutto in nome di alcuni articoli del regolamento interno dell’Ars che sono stati violati.
“In commissione abbiamo ascoltato l’onorevole Riccardo Minardo (presidente della prima commissione), e dopo la sua esaustiva relazione, è stata votata all’unanimità la decisione di invalidare la seduta” ha spiegato Cascio.
I lavori di Sala d’Ercole sono stati rimandati a domani mattina, con all’ordine del giorno la discussione dei disegni di legge sull’assestamento di bilancio e del 900/A. La spending review, invece, è ancora in commissione Bilancio.
Ma domani non ci sarà più margine di tempo per i deputati dell’Assemblea, che dovranno discutere e votare le due norme: alle 16 e 30 infatti, è previsto l’annuncio delle dimissioni del presidente della Regione Raffaele Lombardo.
Nel pomeriggio la commissione Affari istituzionali aveva espresso parere favorevole su di una fitta schiera di nuove nomine, volute proprio da Lombardo. Dodici, per l’esattezza.
Tra queste, i direttori generali delle Aziende sanitarie provinciali di Catania, Agrigento, Ragusa e Messina e di Enti regionali come il parco dei nebrodi e dell’etna ed il presidente e alcuni componenti del consiglio direttivo del Consorzio autostrade siciliane.
Tutto questo dopo che il disegno di legge cosiddetto ‘blocca-nomine’ aveva ricevuto il via libera di Sala d’Ercole qualche giorno fa e, soprattutto, dopo l’ok del commissario di Stato Carmelo Aronica, che non aveva riscontrato nel ddl alcun profilo di incostituzionalità.
L’azione della Prima commissione è stata denunciata dal vice presidente dell’Ars, Santi Formica, che durante la seduta d’aula di oggi pomeriggio, attualmente in corso, ha gridato all’illegittimità dell’atto.
Tutto questo dopo che il disegno di legge cosiddetto ‘blocca-nomine’ aveva ricevuto il via libera di Sala d’Ercole qualche giorno fa e, soprattutto, dopo l’ok del commissario di Stato Carmelo Aronica, che non aveva riscontrato nel ddl alcun profilo di incostituzionalità.
L’azione della Prima commissione è stata denunciata dal vice presidente dell’Ars, Santi Formica, che durante la seduta d’aula di oggi pomeriggio, attualmente in corso, ha gridato all’illegittimità dell’atto.
“Dato che non c’era la maggioranza necessaria ad approvare le nomine, il presidente (Riccardo Minardo), non ha ritenuto di avvertire i deputati riuniti in commissione che l’aula aveva approvato le modifiche al regolamento interno dell’Ars, ma la commissione non era in numero legale per approvare le nomine. Chiediamo che la presidenza annulli quel voto”, ha affermato Formica, che ha definito “scandaloso” che il presidente Lombardo, a solo un giorno dalle dimissioni, “si dedichi ancora alle nomine”.
E’ scoppiato il finimondo, una discussione durata quasi due ore.
Alla voce indignata di Formica si sono aggiunte quelle di tanti altri presenti a Sala d’Ercole, per Salvino Caputo (Pdl) “dovremmo preoccuparci per le condizioni di salute del presidente: credo sia affetto da patologia clientelare”.
Ma Minardo si difende: “La commissione – ha detto – ha rispettato i regolamenti e le norme. Casomai, sono alcuni deputati, con in testa il vicepresidente Formica, che hanno compiuto un blitz in prima commissione. Con arroganza hanno fatto ostruzionismo chiedendo in continuazione la verifica del numero legale”.
“Io ho chiesto il numero legale, e mi è stato detto che in questo caso è ‘presunto’ ” ha detto invece Filippo Panarello, deputato del Partito democratico.
A fermare le bagarre è intervenuto alla fine il presidente dell’Ars, Francesco Cascio, che per calmare le acque, ha annunciato la sospensione dei lavori per una riunione della commissione per il Regolamento.
Eppure l’Assemblea ha a disposizione le ultime, poche, ore per discutere e votare norme importanti come l’assestamento di bilancio e il ddl 900/A, la ‘manovrina’ finanziaria. D’altro canto però, pochi minuti prima l’assessore all’economia, Gaetano Armao, in accordo con il presidente Cascio e col presidente della Seconda commissione, Riccardo Savona, aveva rimandato l’assestamento proprio in commissione Bilancio, perché “serve maggiore valutazione delle coperture”, ha spiegato Armao. Ma il patto, ha avvertito Cascio, è che “domani mattina il ddl torni in aula, in modo da potere essere votato”.
In serata poi l’annullamento della seduta.
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