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Ultimo giorno dell’era Lombardo: è corsa all’assestamento di bilancio


Raffaele LombardoRaffaele Lombardo
PALERMO - Assestamento di bilancio e spending review. Nell’ultimo giorno dell’era Lombardo l’ordine del giorno in Assemblea regionale resta ancora lo stesso. La lunga giornata politica di ieri si è conclusa con un nulla di fatto. Le norme in materia finanziaria sono rimaste un’altra volta impantanate in Commissione Bilancio, mentre in Aula è stata bagarre su alcune nomine di sottogoverno votate in Commissione Affari Istituzionali, su proposta del governatore Lombardo. Nomi e ruoli che, in serata, la Commissione Regolamento ha poi annullato, appigliandosi ad alcune inadempienze procedurali.

AUTOSTRADE SICILIANE - Al centro delle polemiche soprattutto il cda del Consorzio Autostrade Siciliane (Cas) – dove sono stati indicati Antonino Gazzara, Santi Calderone e Pasquale Gazzara – e le nomine ai vertici delle Aziende sanitarie provinciali: Gaetano Sirnà all’Asp di Catania, Salvatore Messina ad Agrigento, Manlio Magistri a Messina e Salvatore Cirignotta a Ragusa. Secondo il presidente della Prima commissione, Riccardo Minardo, sarebbero state regolari perché votate in presenza di numero legale. Secondo i componenti dell’organismo che vigila sul regolamento interno, l’intera seduta della Prima commissione è invece da ritenere non valida “per violazione dei comma 6 e 7 del regolamento interno”, come annunciato dal presidente Francesco Cascio in aula, a causa del mancato resoconto di quanto accaduto e della mancata notifica all’Aula dell’ordine del giorno della seduta successiva. 

GOVERNATORE A SCADENZA - Così la Commissione Regolamento ha scelto di considerare nulle sia la seduta delle 15, che quella delle 19. Per Raffaele Lombardo "alcune di queste nomine risalgono a prima dell'approvazione della legge “blocca-nomine”, norma che va rispettata anche se in presenza di alcuni profili di incostituzionalità".E fa sapere di volersi attenere "a questa disposizione, nel corso della fase transitoria che si concluderà con l'elezione del nuovo governo regionale". Un governatore ormai in "scadenza", come si diceva. Alle 16 è atteso, infatti, all'Ars dove rassegnerà le sue dimissioni. La Sicilia si avvia così verso la fine di una tra le legislature più difficili e "litigiose" della sua storia segnata da uno scontro politico che ha raggiunto livelli senza precedenti. 

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