Cassa integrazione in deroga, accordo fatto solo per sei mesi
Pubblicato da
Madonie Test
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martedì, febbraio 12, 2013
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Fumata bianca dopo sette ore di trattative quasi ininterrotte. Governo regionale e sindacati hanno trovato l’accordo per la cassa integrazione in deroga. Il patto, però, varrà solo per sei mesi visto che le risorse disponibili non permettono di chiudere accordi di più ampio respiro. complessivamente sono stati messi sul piatto della trattativa 129 milioni di euro. si tratta di 108 milioni prelevati dai 144 milioni di euro di fondi comunitari rimodulati dalla Regione nell’autunno scorso insieme al Ministro Barca. A questi si uniscono 21 milioni di euro di ripartizione del fondo ministeriale destinati alla Sicilia con decreti già alla firma del Ministro Fornero. A fronte delle esigue risorse il governo ha, però, manifestato la disponibilità a fare un passo indietro rispetto alle categoria che inizialmente venivano escluse da questi ammortizzatori sociali. Vengono, così, riammessi i lavoratori della Formazione professionale solo per fare un esempio. Cancellata anche la norma che escludeva i lavoratori provenienti da aziende che avevano già avuto una proroga di cig in deroga. Questa postilla salva, di fatto, la cassa integrazione per due aziende del bacino Fiat di Termini Imerese. Per chi proviene da una cassa integrazione a zero ore ci sarà facoltà di accesso alla proroga solo a fronte di un piano industriale che permetta il riassorbimento del 30% dell’esubero come dice già la legge nazionale. Maggiore flessibilità anche per la mobilità in deroga ovvero quei lavoratori già espulsi dal circuito produttivo e che hanno fruito di una prima trance di ammortizzatori sociali di carattere nazionale. Restano escluse per legge dalla cassa integrazione in deroga solo le aziende pubbliche e quelle a totale capitale pubblico. Su questo punto la legge nazionale non permette deroghe.
Fumata bianca dopo sette ore di trattative quasi ininterrotte. Governo regionale e sindacati hanno trovato l’accordo per la cassa integrazione in deroga. Il patto, però, varrà solo per sei mesi visto che le risorse disponibili non permettono di chiudere accordi di più ampio respiro. complessivamente sono stati messi sul piatto della trattativa 129 milioni di euro. si tratta di 108 milioni prelevati dai 144 milioni di euro di fondi comunitari rimodulati dalla Regione nell’autunno scorso insieme al Ministro Barca. A questi si uniscono 21 milioni di euro di ripartizione del fondo ministeriale destinati alla Sicilia con decreti già alla firma del Ministro Fornero. A fronte delle esigue risorse il governo ha, però, manifestato la disponibilità a fare un passo indietro rispetto alle categoria che inizialmente venivano escluse da questi ammortizzatori sociali. Vengono, così, riammessi i lavoratori della Formazione professionale solo per fare un esempio. Cancellata anche la norma che escludeva i lavoratori provenienti da aziende che avevano già avuto una proroga di cig in deroga. Questa postilla salva, di fatto, la cassa integrazione per due aziende del bacino Fiat di Termini Imerese. Per chi proviene da una cassa integrazione a zero ore ci sarà facoltà di accesso alla proroga solo a fronte di un piano industriale che permetta il riassorbimento del 30% dell’esubero come dice già la legge nazionale. Maggiore flessibilità anche per la mobilità in deroga ovvero quei lavoratori già espulsi dal circuito produttivo e che hanno fruito di una prima trance di ammortizzatori sociali di carattere nazionale. Restano escluse per legge dalla cassa integrazione in deroga solo le aziende pubbliche e quelle a totale capitale pubblico. Su questo punto la legge nazionale non permette deroghe.
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