Fiat Termini, Fiom: “Nuova ipotesi inadeguata e insufficiente”
La proposta fatta dall’assessore Bianchi è un’alternativa a Fiat ma è completamente sganciata dallo stabilimento di Termini”. Così il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone replica alla proposta fatta dall’assessore all’Economia, Luca Bianchi, a margine dell’incontro organizzato dalla Fiom Cgil a Palermo: “Ci sono altre due o tre ipotesi italiane ma non del settore auto” che l’amministrazione regionale sta valutando”, ha dichiarato Bianchi.
I sindacati sono perplessi perché qualunque società dovesse arrivare a Termini Imerese non del settore auto, sarebbe sganciata dall’ex stabilimento Fiat e non riuscirebbe ad assorbire i circa 2mila lavoratori coinvolti nella vertenza Fiat: “Se arrivano proposte al di fuori del settore auto, che ben vengano – continua Mastrosimone – ma si tratta comunque di scelte che non garantiscono il reinserimento al lavoro di tutti gli operai. E’ importante che si investa sull’aria di Termini ma servono delle proposte concrete per l’ex stabilimento Fiat”.
Intanto continua ad aleggiare l’ipotesi della casa automobilistica molisana Dr e del colosso cinese Chery: “A breve, prima delle elezioni – ha detto Bianchi – ci sara’ un incontro al ministero dello Sviluppo economico, dobbiamo verificare in tempi rapidissimi l’ipotesi-auto, che rimane l’opzione principale, e le offerte di Dr e Chery che restano in piedi”.
La proposta di un ingresso a Termini di Chery rimane, al momento, tale. La Fiom è molto scettica perchè ad oggi molte parole sono spese in merito alla casa automobilistica cinese. Sul rilancio dell’area industriale di Termini Imerese pochi fatti: “Crocetta – continua Mastrosimone – ha detto che volerà in Cina per parlare con Chery. Ma se Chery ha detto che non entrerà in Fiat direttamente ma attraverso Dr Motor e il governo ha dichiarato la casa automobilistica molisana non idonea, di che stiamo parlando? Crocetta ha detto che ci darà una risposta entro marzo. La sensazione è di avere a che fare con soggetti che guardano solo alla competizione elettorale e non all’interesse dei lavoratori”.
E’ ancora poco chiara, inoltre, la sorte dei circa 400 lavoratori che da gennaio non sono più coperti dalla cassa integrazione in deroga. Dopo gli ultimi incontri a fine dicembre dove le promesse sull’accesso agli ammortizzatori sociali da parte del governo regionale anche per il 2013 erano state tante, adesso i lavoratori dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese si ritrovano senza nessun sussidio economico.
I sindacati affermano che la Regione avrebbe garantito di avere già 110milioni di euro per la cassa integrazione in deroga: “Il governo – continua Mastrosimone – ha detto di avere questi soldi, ma non bastano. Se fosse così facile allora perchè non è stato firmato ancora l’accordo quadro per gli ammortizzatori in deroga?”.
Il problema secondo quanto comunicato in occasione del mancato incontro sulla cassa integrazione che doveva svolgersi qualche settimana fa, sarebbe la modifica di una delle clausule dell’accordo quadro. Il testo dell’accordo prevede pesanti tagli come il limite di non più di un anno di proroga per le richieste di cassa integrazione. Se il testo dovesse essere approvato tutti coloro che hanno ottenuto una proroga prima del 2012 potrebbero perdere il diritto agli ammortizzatori: “Vogliono arrivare alle elezioni – continua il segretario della Fiom – il governo non può svelare tutto adesso. Poi chi dirà a tutti questi lavoratori che non percepiranno più i sussidi. Ho forti dubbi che verremo convocati questa settimana”.
In questo momento i rappresentanti sindacali sono entrati in Terza commissioneà Attività produttive all’Ars. All’incontro sulla vertenza Fiat parteciperà il presidente Bruno Marziano e l’assessore regionale alle attività produttive Linda Vancheri.
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