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Forestali, sit-in sotto la Regione


 – Forestali in marcia su Napoli. Oggi alle 15 approderanno in consiglio regionale, nella seduta convocata a oltranza a partire dalle 14.30, bilancio e finanziaria regionale ed il sindacato ha organizzato un presidio sotto Palazzo Santa Lucia. «La situazione non è più tollerabile e, dopo diciotto mesi, anche un giorno di attesa in più può fare la differenza», precisa Raffaele Tangredi della Fai Cisl che sarà a Napoli con i colleghi di Cgil e Uil alla testa di oltre ducento lavoratori
irpini.
«A Napoli saremo in circa 500. Vogliamo risposte concrete sia nell’immediato che in prospettiva. Lo sblocco dei primi fondi è fondamentale per dare ossigeno a centinaia di famiglia e per accelerare l’intera procedura che prevede lo stanziamento complessivo di circa 60 milioni». Tangredi guarda però oltre l’emergenza. «C’è bisogno anche di pianificare il futuro del settore, serve una riorganizzazione complessiva del comparto».
Nelle precedenti riunioni tra i segretari generali di Fai, Flai e Uila e il Consigliere delegato Daniela Nugnes prima e con i capigruppo consiliari poi, il sindacato ha chiesto con fermezza il ritiro di tutti gli emendamenti alla legge 11/96, presentati nella Finanziaria 2013 «che destrutturano non solo il rapporto di lavoro del settore forestazione, abolendo di fatto la stabilizzazione dei lavoratori avviata nel 2001, ma anche la possibilità di individuare strumenti d’investimento per restituire efficienza a un settore strategico della Regione e la possibilità di riformare il settore per rilanciarlo verso le grandi sfide legate allo sviluppo, alla prevenzione e difesa del territorio».
Le organizzazioni di categoria ribadiscono «a tutte le forze politiche che la forestazione per poter concretamente rispondere al proprio ruolo ha bisogno della necessaria e indispensabile copertura economica nel bilancio regionale, oltre ad altre risorse aggiuntive da ricercare congiuntamente alla Regione Campania e agli Enti delegati per poter fronteggiare eventuali sofferenze economiche». Secondo Cgil, Cisl e Uil «la legge11/96, oramai superata e decaduta, va riformata integralmente per renderla idonea e più rispondente alle nuove e reali esigenze di una forestazione moderna. La riforma dovrà mirare all’efficienza del sistema forestazione, garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali e contrattuali».
Diventa necessario «il reperimento di ulteriori risorse economiche, da aggiungere a quelle regionali, per poter garantire piena funzionalità al sistema, così come avviene in altre regioni che hanno avuto gli stessi problemi gestionali». Di qui la decisione di mobilitarsi con un presidio davanti Palazzo Santa Lucia. Il sindacato chiede alla Nugnes anche il rispetto degli impegni, e soprattutto dei tempi, sulle anticipazioni dei primi 18.5 milioni di euro da versare alle comunità montane.



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