Si contesta la delibera 117 !
Domani
si terra' dalle ore 9,30 all'Hotel Astoria Palace di Palermo un attivo unitario
di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil in cui i sindacati presenteranno ai delegati
della provincia di Palermo la piattaforma rivendicativa con l'annuncio della
manifestazione sotto palazzo d'Orleans che si fara' il 29 per i lavoratori
forestali delle province di Palermo, Trapani e Agrigento. Per le altre province
la mobilitazione avverra' in altre date. All'attivo sono invitati anche i
deputati regionali.
La
mobilitazione dei forestali e' iniziata la settimana scorsa con le assemblee e
i volantinaggi. "Ci preoccupano gli annunci del governo sui tagli. Per
alcuni forestali la decurtazione sara' di un terzo dello stipendio: i
'centounisti', che nel 2012 avevano svolto 151 ore lavorative, quest'anno
torneranno a farne 101 - dice Tonino Russo, segretario Flai Cgil Palermo".
I sindacati contestano anche la delibera 117 approvata a marzo dal governo che
prevede che le giornate di lavoro svolte presso privati o presso altri enti
vengano sottratte dal monte ore che spetta ai forestali. "Questo significa
che i lavoratori non hanno possibilita' di andare in altri posti e di sommare
le giornate e oltretutto questo incrementa il lavoro nero", dichiara
Tonino Russo, segretario Flai Cgil di Palermo.
I
sindacati dicono basta alla «precarizzazione» del lavoro forestale e chiedono
il rispetto dei contratti di lavoro e la tutela del patrimonio ambientale
siciliano. «Saranno effettuati volantinaggi nelle piazze dei comuni, nei parchi
e nelle aree attrezzate, si svolgeranno assemblee dei lavoratori in tutti i
comuni della provincia di Palermo dove c'e' una forte concentrazione di
lavoratori forestali. A partire dal 22 aprile, in concomitanza con la
discussione all'Ars della finanziaria, si svolgeranno manifestazioni e sit-in
di protesta davanti alla presidenza della Regione, dove parteciperanno i
lavoratori di tutte le province siciliane.
Il
livello di esasperazione dei lavoratori - denunciano i sindacati - e' alto. I
ritardi nei pagamenti, la mancanza di progetti, l'incertezza dei finanziamenti,
il vuoto contrattuale, la messa in discussione di accordi esistenti, la
violazione dei diritti, la carenza di una interlocuzione politica: tutti questi
motivi, chiedono i sindacati, non possono essere sottovalutati. Flai-Cgil,
Fai-Cisl e Uila-Uil chiedono il rispetto dell'accordo del 2009, il reperimento
nel bilancio 2013 delle poste finanziarie occorrenti, l'istituzione di una
cabina di regia che monitorizzi le risorse disponibili da destinare alla
salvaguardia dell'ambiente, il pagamento degli arretrati contrattuali,
l'istituzione di un capitolo unico per i lavoratori a tempo indeterminato
ma come i sindacati amici di crocetta si ribellano alla legge.è gli accordi sottobanco dove sono finiti.
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