BRUCIA LA PROVINCIA DI PALERMO, INFERNO DA BUONFORNELLO A BORGETTO
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Domenica di fuoco nel Palermitano. Tutta la provincia è stata colpita da diversi incendi, alcuni molto gravi, che stanno facendo fare gli straordinari ai vigili del fuoco. Mentre la discarica di Bellolampo continua a bruciare, nonostante in giornata si sia sparsa la notizia che il rogo fosse stato spento, diversi roghi – per lo più di natura dolosa – stanno creando seri danni, da est a ovest. Lo confermano dalla centrale operativa dei vigili del fuoco.
È emergenza tra Borgetto e Partinico, dove stanno andando a fuoco decine di ettari di terreno. Al lavoro diverse squadre di vigili del fuoco, con il supporto di canadair. Nella zona – riferisce l’Anas – è stato anche chiuso provvisoriamente al traffico, in entrambe le direzioni, un tratto della strada statale 186 “Di Monreale”. L’incendio è divampato nella frazione di Romitello, dove sono state evacuate delle abitazioni. Paura per alcuni commensali, che sono fuggiti da un locale dove stavano pranzando, temendo di restare avvolti nelle fiamme.
Canadair in azione anche nei pressi di Trabia, dove le fiamme stanno lambendo la Riserva Naturale di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto. Bruciano anche le pendici di Monte San Calogero, vicino a Buonfornello, e la zona vicino a Campofelice di Roccella. Roghi anche a Collesano, Geraci Siculo, Villafrati, Monreale e Castronovo di Sicilia. Diversi focolai sono accesi un po’ lungo tutta la costa che si affaccia sul golfo di Termini Imerese. Nel Trapanese, preoccupante anche l’incendio scoppiato a Castelluzzo, nei pressi di San Vito Lo Capo, dove è bruciata gran parte della macchia mediterranea. Le fiamme hanno lambito anche la strada che porta alla nota località turistica e, per paura, alcuni automobilisti hanno abbandonato le loro vetture, proseguendo a piedi. Un incendio è divampato anche nella vicina Riserva naturale dello Zingaro e, in via precauzionale, sono stati evacuati i turisti del villaggio Calampiso.
Tornando a Palermo, l’emergenza si sposta anche in città. Non basta il rogo a Bellolampo con l’ombra del rischio ambientale, anche se la presenza di diossina nell’aria non è ancora stata confermata. L’allarme arriva, adesso, all’interno dell’area urbana a causa dei diversi incendi appiccati a cassonetti stracolmi di rifiuti. Così, i cittadini rimasti in città, oltre che dal gran caldo di questi giorni, sono soffocati anche dal cattivo odore che emana dai cumuli di spazzatura in fiamme.
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