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Inquinamento ambientale, la Procura sequestra la discarica di Bellolampo


bellolampoPALERMO, 26 FEBBRAIO 2013 - Sequestrata la discarica di Bellolampo a causa del pericolo di inquinamento da percolato delle falde acquifere. Ma il conferimento dei rifiuti potrà continuare. Lo ha annunciato il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo.

Messineo ha precisato che la sua gestione sarà affidata dalla Procura all'assessore regionale ai Rifiuti della Sicilia, Nicolò Marino, che dovrà individuare un custode giudiziario. "Una decisione necessaria – sottolinea Messineo - perchè il percolato si è infiltrato nelle falde acquifere e rappresenta un pericolo per gli abitanti". Il provvedimento è in fase di esecuzione con procedura d'urgenza. La discarica è al centro di una inchiesta condotta dal Procuratore aggiunto Vittorio Teresi e dai i pm Claudia Ferrari e Alessandro Clemente Una situazione che va aggravandosi sempre più, visto che il percolato era stato asportato ma si è nuovamente riformato e risulta in aumento.

"Non abbiamo questo provvedimento a cuor leggero - dice ancora Messineo - perché ci rendiamo conto delle potenziali conseguenze per la città. Abbiamo valutato e rivalutato con molta ponderatezza l'esigenza di emettere un provvedimento ma a questo punto è inevitabile perché ne va la salute dei cittadini e su questo non ci può essere alcuna esitazione". Il sequestro dovrà essere convalidato dal gip, mentre l'assessore regionale ai rifiuti Nicolò Marino, dovrà nominare un custode giudiziale che adempia agli obblighi indicati dalla procura.

Per i pm è urgente, in primo luogo, l'eliminazione del percolato che ha contaminato le falde acquifere sottostanti la discarica. Il custode giudiziale, inoltre, dovrà mettere in sicurezza la discarica e occuparsi della tempestiva realizzazione della sesta vasca, già appaltata ma non ancora realizzata. Al centro della questione anche la prossima chiusura della quinta vasca prevista a fine aprile.

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