Crocetta strizza l’occhio ai grillini: 'Via le Province e reddito minimo'
Pubblicato da Madonie Test alle lunedì, marzo 04, 2013 |

Crocetta strizza l’occhio ai grillini. Il governatore siciliano sceglie la platea televisiva della trasmissione L’Arena di Massimo Giletti su Raiuno per annunciare che la giunta regionale approverà oggi un disegno di legge per l’abolizione delle Province. “La Sicilia sarà la prima regione a tagliare gli enti – ha detto Crocetta – dando spazio ai liberi consorzi di Comuni”. Con i fondi risparmiati, ha spiegato, il presidente della Regione si darà vita a un fondo per attivare il reddito minino di cittadinanza.
Sia l’abolizione delle Province che l’introduzione del reddito minimo di cittadinanza sono due cavalli di battaglia del Movimento Cinque Stelle. Per il deputato regionale Nello Musumeci, Crocetta cambia troppo spesso opinione.

Le parole di Crocetta hanno provocato una serie di reazioni. Polemico Nello Musumeci che attacca il governatore sottolineando che il governatore “in tre mesi ha cambiato idea quattro volte sulle Province”. “Ormai è chiaro – ha aggiunto l’esponente de La Destra – il governatore della Sicilia è inaffidabile, parla sotto ricatto, con la pistola alla tempia, puntata dai ‘grillini’. Fa bene il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, a rivendicare al parlamento il diritto di decidere sulla sorte degli enti intermedi. Il mio gruppo – ha ricordato Musumeci – è stato il primo a presentare un ddl di riordino delle Province: maggiori compiti (decentrandoli dalla Regione), riduzione di consiglieri e assessori e tagli alle loro indennità. Se ne discuta in aula, senza comode scorciatoie per un governo pavido e in ostaggio”.
“Sulla riforma della Province il presidente della Regione prosegue nel suoi proclami quotidiani, cambiando posizione in continuazione”, ha commentato Giovanni Avanti, presidente della Provincia regionale di Palermo e dell’Unione regionale delle Province siciliane. Polemico anche il deputato regionale del Pdl, Nino D’Asero che afferma: “Presidente Crocetta, la campagna elettorale è finita e non servono a nulla i proclami. E’ arrivato il momento dei fatti che ancora purtroppo non si sono visti’.
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