Possono occuparsi della cartellonistica e pulizia siti archeologici
Mariarita Sgarlata, assessore ai Beni Culturali, spiega i suoi progetti per il futuro. E fa subito capire quanto sia distante il suo mondo dai raggi cosmici.
"È fondamentale riorganizzare l'intero settore e distinguere bene i ruoli all'interno delle sovrintendenze valorizzando le competenze, soprattutto quelle provenienti dal mondo universitario. Non farò turnover o particolari sfoltimenti degli organici – spiega la Sgarlata –, piuttosto punterò sulla riorganizzazione e sulla sinergia tra assessorato, Università e centri di ricerca". Zichichi non viene mai nominato, ma sembra evidente il riferimento, e allo stesso tempo il distacco nell'impostazione programmatica, dalle politiche culturali del suo predessore quando la Sgarlata dice di non voler "fare grandi progetti (il pensiero inevitabilmente va ai raggi cosmici e al supermondo, ndr), preferisco la politica dei piccoli passi".
"Va innanzitutto ripresa e ricostruita una macchina amministrativa che in questi anni si è un po' inceppata – aggiunge –. E va affrontata la mancanza di una strategia complessiva che consenta di legare la conservazione e la tutela dei beni culturali con la loro valorizzazione turistica. Cultura e turismo sono indissolubili, devono andare di pari passo". Come primi provvedimenti l'assessore punta innanzitutto sulla riorganizzazione degli uffici ("dalle sovrintendenze, ai custodi, ai catalogatori") e sull'utilizzo delle risorse già disponibili: "per esempio i forestali potrebbero occuparsi della ripulitura dei siti archeologici e, perchè no, della cartellonistica, che spesso è ricoperta dalle sterpaglie".
Ma gli interventi da effettuare non si contano e spesso si incrociano con le esigenze dei singoli Comuni. È di questi giorni l'ennesima emergenza rifiuti a Palermo, che consegna ai turisti l'amara cartolina delle cataste di immondizia sparse per le strade. "Anche se è un problema di competenza comunale, bisognerà certamente risolverlo in qualche modo perchè è il nostro biglietto da visita. I beni monumentali vanno tutelati". In questo senso l'inizio del suo mandato non è circondato dai migliori auspici: secondo quanto il governo regionale ha illustrato ieri alla maggioranza, nella prima bozza di bilancio ci sarebbero dei tagli ai fondi per i teatri. "Che ci siano pochi soldi è una cosa che si sa. Già ieri nel bilancio dell'assessorato ho dovuto difendere strenuamente, come in trincea, i capitoli di spesa relativi alle sovrintendenze, alle biblioteche, agli interventi di somma urgenza, che non possiamo assolutamente eliminare. Non possiamo certo far crollare il nostro patrimonio artistico – conclude –. C'è stato un uso dissennato dei nostri fondi, anche di quelli europei".
Il rettore Lagalla è apparso soddisfatto di questo primo incontro con l'assessore: "Mi è sembrata capace e competente – ha commentato –. Abbiamo iniziato a discutere della tutela e salvaguardia dei beni artistici e monumentali che l'Ateneo palermitano cerca di preservare. E poi abbiamo parlato delle nostre attività didattiche e di ricerca, come il corso di laurea per la formazione dei restauratori, che noi svolgiamo insieme alla Regione Siciliana".
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