Reggio: Cgil chiede tavolo di confronto per prevenzione anti-incendio

Un tavolo di confronto tecnico, al quale hanno preso parte – oltre ai rappresentanti della Cgil –: il Vice-comandante del Corpo Forestale dello Stato Rocco Pelle; la dott.ssa Caterina Loddo del Dipartimento Agricoltura e Forestazione della Regione Calabria; Francesco Cordova, dirigente dell’Afor; Angelo Chirico e Donato Plutino dell’Ugl di Reggio Calabria; il Direttore dell’Ente Parco Nazionale Aspromonte, Tommaso Tedesco; Antonino Catalano e Giuseppe Lombardo, in rappresentanza della Protezione Civile-Regione Calabria; il Presidente del Consorzio di Bonifica Basso Ionio Reggino Giandomenico Caridi; il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Emanuele Franculli.
Alla presenza del dott. Barillà, della dott.ssa Surace e della dott.ssa Crea (in rappresentanza della Prefettura reggina), si sono affrontate una serie di problematiche riguardanti le urgenze in materia di lotta e prevenzione anti-incendi: dalla necessità di dotare i lavoratori forestali dei mezzi e delle attrezzature idonee per agire direttamente e prontamente sul territorio, a una dislocazione più omogenea di tutte le squadre di intervento nella provincia; dall’applicazione del Metodo Perna nella Regione Calabria, all’importanza di coinvolgere anche i sindaci in modo tale che gli incendi non mettano a rischio i comuni abitati e le borgate; dal rinnovo delle Convenzioni tra la Regione e gli altri Enti, passando per la definizione del ruolo della Protezione civile e dell’Ente Parco.
Se da una parte è, quindi, emersa la volontà di applicare il prima possibile il piano di prevenzione anti-incendi e contro il dissesto idrogeologico (già in ritardo rispetto alla stagione estiva iniziata); dall’altra, sono stati evidenziati alcuni limiti logistici che – per la Cgil – devono esser superati: dal reperimento delle risorse economiche ad un coordinamento unico che riguardi le squadre che fanno riferimento ai lavoratori forestali, ai vigili del fuoco, alle squadre del Corpo Forestale e alle associazioni di volontariato; da un uso razionale dei Canadair ad un’azione di tutela e di impiego dei forestali a disposizione degli Enti gestori.
Si è trattato di un primo confronto a cui – hanno evidenziato i dirigenti della Prefettura – “ne seguiranno altri, affinché si possa definire un programma di interventi che sia realmente coeso e coinvolga tutti gli attori sociali impegnati in questa lotta”. E farlo anche in tempi brevi, “perché la stagione estiva è alle porte e non si può arrivare come l’anno scorso”, quando il piano di prevenzione e il servizio AIB partirono dopo metà luglio.
In quest’ottica diventa fondamentale – per la Cgil - custodire il territorio boschivo e forestale che è un patrimonio di tutti i cittadini. Una ricchezza da conservare e da valorizzare. Una risorsa da difendere. E lo si può fare soprattutto attraverso la prevenzione, la tutela dei boschi e di interi ettari di foreste.
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