Neapolis, non solo Teatro Greco per nuovi tour sorprendenti

Percorsi, viottoli, scorci e pietre millenarie nascosti da oltre venti anni di erbacce e alberi mai curati. Ci sono voluti quasi due mesi di lavoro da parte di 24 operai specializzati dell'azienda Foreste demaniali (la maggiorparte del quale rigorosamente a mano, senza ausilio di macchinari per salvaguardare i resti archeologici) e 250mila euro per riportare alla luce il volto più sconosciuto dell'area archeologica cittadina che si estente per 183mila metri quadrati.
Basta guardare il nuovo scenario che si affaccia lungo via Agnello e viale Paolo Orsi: collinette inframezzate da resti lapidei, alberi e piante rare, percorsi alla scoperta di nuovi paesaggi. E, poi, nella zona a nord del colle Temenite, nuovo lustro per la grotta del Ninfeo.
Nuovo lustro anche per l'Orecchio di Dionisio e le latomie dell'Intagliatella e di Santa Venera, oltre che per l'Ara di Ierone e l'Anfiteatro romano.
Ma la sorpresa della manutenzione straordinaria avviata dalla Regione è stata quella di piante e fiori antichi. Specie pregiate che sono oggetto di studio da parte dell'Orto botanico di Catania e della stessa azienda forestale e che saranno protagoniste di nuovi percorsi fra resti antichi, origano ellenico e orchidee di eco greca.
0 commenti: