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Diossina: tre allevamenti in quarantena a Palermo

La Sicilia
Palermo. Dopo il rogo che ha divorato la "collina dei veleni" della discarica di Bellolampo, ora in città incombe come un fantasma l'incubo della diossina.
I residenti dei quartieri a ridosso della discarica nei giorni egli incendi che hanno messo in ginocchio la città gettandola nell'ennesima emergenza rifiuti avevano ragione da vendere: nell'aria avvertivano la presenza della diossina, malgrado tutte le rassicurazioni degli enti preposti.

Ed ora quel sospetto si è materializzato. Sono stati individuati, attraverso le analisi compiute dall'Asp, dall'Amia - l'azienda d'igiene ambientale (in un laboratorio privato) - e dall'Arpa, alcuni terreni contaminati dalla pericolosa deossina. Sono stati monitorati palmo a palmo i terreni dei quartieri Cruillas, Borgo Nuovo, Boccadifalco, Cep e un terreno nei pressi di Cruillas è risultato positivo alla diossina. Anzi, sono stati contaminati anche gli allevamenti.
I veterinari del dipartimento dell'Asp hanno messo in quarantena, in attesa di eseguire nelle prossime ore ulteriori campionamenti, 23 capi di capre - il cui latte è risultato contaminato - e 3 bovini.
Stesso copione si è ripetuto a Torretta, nel territorio di Piano dell'Occhio, dove sono stati "sequestrati" altri due allevamenti con 120 capi di bovini e 30 ovini. L'Asp ha vietato di conseguenza la commercializzazione del latte e soprattutto la macellazione.
A distanza di venti giorni dal primo rogo nella discarica, in città serpeggia una forte paura di contaminazione.
A rassicurare però i cittadini ci pensa l'assessorato alla Salute: «Non ci sono allarmi per la salute. La situazione ambientale nella zona di Bellolampo è sotto controllo, pur nella criticità dovuta alla presenza di valori di diossina in alcuni casi superiori ai quelli massimi consentiti. Il tavolo tecnico interistituzionale, voluto dall'assessore Massimo Russo dopo l'incendio della discarica di Bellolampo, ha comunque già adottato gli opportuni provvedimenti a tutela della salute pubblica».
Lucia Borsellino, direttore generale del dipartimento Attività sanitarie dell'assessorato della Salute, in una nota tranquillizza la popolazione dopo che è stato accertato il superamento dei valori di diossina in alcuni campionamenti di latte effettuati in tre allevamenti situati nella zona di Torretta e nei pressi del quartiere Cruillas. «Stiamo monitorando la situazione con grande rigore - ha aggiunto la Borsellino -. Alla luce delle ultime analisi effettuate dall'Istituto zooprofilattico di Teramo, che ha riscontrato valori due volte superiori a quelli massimi previsti dai regolamenti comunitari, l'Asp di Palermo ha già notificato ai proprietari degli allevamenti tre provvedimenti a scopo cautelativo con i quali viene vietata l'utilizzazione e la commercializzazione del latte munto da questi animali: questo latte dovrà essere consegnato giornalmente ai tecnici della Prevenzione che si preoccuperanno della sua distruzione attraverso l'Istituto zooprofilattico sperimentale di Palermo».

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