1500 forestali lasciati a casa. Che ne sarà del patrimonio naturale?

Nonostante le risorse ci siano, si parla di 15 milioni di euro, le sigle sindacali puntano il dito sull'inspiegabile mancato rispetto dell’accordo e della tempistica concordata.
“Con la protesta di venerdì 7, che vedrà il coinvolgimento della Prefettura di Messina alla quale è stato richiesto un incontro, si vuole far emergere come visto l’approssimarsi della stagione calda estiva sia fondamentale l’immediato avvio dei lavoratori per poter realizzare i viali parafuoco nei boschi della provincia e poter scongiurare il rischio incendi. Nel territorio della provincia di Messina caratterizzato da un forte dissesto idrogeologico - sottolineano inoltre i dirigenti sindacali- l’attività dei lavoratori forestali di pulizia e manutenzione contribuisce a prevenire non solo gli incendi ma anche quei fenomeni che purtroppo in passato tanti e gravi danni hanno provocato a persone, cose e attività. Pertanto sollecitiamo l’Azienda regionale a dare rapidamente seguito agli impegni assunti convocando da subito i lavoratori delle due fasce in sospeso e avviandoli al più presto al lavoro”.
L'estate si avvicina, e con essa anche gli incendi che mettono a rischio vegetazione ed animali dei nostri monti. Occorre far presto!!
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