i sindacati chiedono a Crocetta un piano straordinario

Il segretario della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, interviene sui temi al centro della rivendicazione. “È la tempesta senza fine di una crisi che non ha precedenti e i cui effetti in Sicilia hanno travolto tutti i settori dell’economia, che costringe il sindacato siciliano a mantenere una pressione convinta e forte su ogni livello di governo. È l’emergenza sociale, che impone strategie concrete e concrete azioni di governo. In sede Ue, dal governo nazionale, dai governi locali. È la pesante situazione economica e sociale siciliana sempre più grave e senza sbocchi, che obbliga il sindacato confederale a mobilitarsi per il lavoro, lo sviluppo produttivo, per nuove tutele sociali. Perché la Sicilia è l’area più colpita dalla recessione, dal peggioramento delle condizioni sociali, dall’indebitamento crescente di un sistema e di un’amministrazione pubblici pesanti, troppo costosi, inefficaci”.
“Dalla Regione - si legge ancora sul sito cislsicilia.it - ci aspettiamo politiche che rimettano in moto produttivamente l’economia anche mediante incentivazioni all’occupazione. Chiediamo misure che risanino le finanze pubbliche ristrutturando partecipate e controllate, locali e regionali, e tagliando i costi della politica e degli apparati amministrativi. E provvedimenti che possano assicurare stabilità e serenità alle migliaia di precari, dalla pubblica amministrazione ai forestali ai formatori, con il loro impiego più produttivo. Ancora, chiediamo interventi di radicale ristrutturazione delle politiche sociali, attualmente dispersive e inefficaci, recuperando all’attuale sistema le risorse indispensabili per sostenere più strumenti in deroga a tutela di chi rischia il posto di lavoro e a sostegno delle famiglie povere e degli anziani non-autosufficienti. Insomma, è su queste priorità che il governo deve costruire e offrire alle parti sociali la strategia che orienti la Sicilia allo sviluppo produttivo”.
“Ora, dal presidente Crocetta ci aspettiamo che chiami a confrontarsi politica, forze sociali ed enti locali. È questo il nostro unico intento: costruire e realizzare un accordo sociale strategico che serve al mondo del lavoro e al sistema delle imprese ma anche al governo e alla politica, che pare confusa e disorientata di fronte all’aggravarsi della crisi economica e sociale”, conclude Bernava.
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