Crocetta - Revoca incarico a dirigenti pagati per non lavorare
Palermo - Un nuovo scandalo investe l'amministrazione regionale siciliana e, di conseguenza, il governatore Rosario Crocetta, il quale sta conducendo una vera e propria guerra che a tratti potrebbe rivelarsi una lama a doppio taglio. Crocetta ha deciso di revocare l'incarico a tre dirigenti della Regione, che però potranno continuare a percepire lo stipendio, per altro una cifra tutt'altro che trascurabile.Il caso riguarda Ludovico Albert, Gianluca Galati e Biagio Bossone, ai quali verrà concesso l'emolumento mensile fino ad esaurimento del contratto o fino a dicembre 2013. In totale, circa 600mila euro, a carico dei cittadini siciliani.
L'obbligo di pagamento degli stipendi è stato voluto dall'Agenzia Regionale ARAN presieduta da Claudio Alongi e il cui segretario generale è Patrizia Monterosso. Secondo l'ARAN, per i dirigenti esterni sarebbe valida la stessa regola in vigore per gli interni se si prospetta la risoluzione del contratto, in base all'Articolo 41 secondo il quale un dirigente può essere rimosso per motivi di organizzazione, per motivi di gestione interna, oppure per cause inerenti insufficienti prestazioni professionali e organizzative. Secondo le norme, in caso di sostituzione o licenziamento, ai dirigentni deve essere comunque garantito un indennizzo. In pratica, a Ludovico Albert dovranno essere riconosciuti 250mila euro, a Gianluca Galati 167mila euro e a Biagio Bossone circa 200mila euro. Di fatto per dei dirigenti che non dirigono niente.
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