Quanti dirigenti generali esterni ci sono negli uffici della Regione siciliana?
Nei giorni scorsi il Governo regionale ha fatto ‘ruotare’ i dirigenti generali. E’ giusto? E’ sbagliato? Le opinioni sono contrastanti. C’è chi dice che il cambio di posto elimina le possibili ‘incrostazioni’. E c’è chi sostiene che, al contrario, la ‘rotazione’ provocherà comunque dei rallentamenti nell’azione amministrativa. In questa sede noi vogliamo sollevare un altro tema: il numero dei dirigenti generali esterni all’amministrazione che la legge consente al Governo di nominare.

Nell’amministrazione regionale si contano 28 dirigenti generali. Dunque, il Governo regionale non può nominare più di 3 dirigenti generali esterni. E, in effetti, con incarico, ce ne sono tre: Patrizia Monterosso alla Segreteria generale della Presidenza della Regione; Romeo Palma all’Ufficio Legislativo e Legale; e Marco Lupo all’ex Agenzia acque e rifiuti.
Il problema è che di dirigenti generali eterni all’amministrazione regionale ce ne sono altri tre:Biagio Bossone, Gian Luca Galati e Ludovico Albert (che, come abbiamo scritto qualche giorno fa, avrebbe vinto ilo ricorso contro la Regione). Questi tre, anche se non guidano alcun dipartimento, stando a quanto ci risulta, sono sempre contrattualizzati dalla Regione. E quindi pagati dalla stessa Regione siciliana. Questo significa che l’amministrazione regionale, in questo momento, starebbe violando il decreto Brunetta.
Anche Tano Grasso, leader storico dell’antiracket in Sicilia, è stato nominato dirigente generale dal Governo. Sulla sua nomina pesano due problemi. Il primo è legato ai titoli, il secondo al fatto che il dipartimento che dovrebbe dirigere non c’è ancora e dovrebbe essere istituito con apposita legge regionale. In ogni caso – non sappiamo se scrivere è o sarebbe – ci potremmo trovare davanti a un quarto dirigente generale esterno all’amministrazione regionale sempre in violazione del decreto Brunetta.
Forse, visto che siamo Regione ‘Autonoma’, qualcuno ha deciso di tenere un comportamento diverso rispetto a tutte le altre Regioni italiane? Del resto, non sarebbe la prima volta che l’Autonomia siciliana verrebbe utilizzata non per cose serie, ma altre cose…
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