E’ come portare il materasso al banco dei pegni. Liguria, boschi demaniali ai privati
L’Italia è notoriamente senza soldi e con le pezze al culo. Ma la decisione della Regione Liguria di dare in gestione a privati i boschidemaniali (dietro congruo pagamento, va da sè), oltre ad essere assolutamente inedita, equivale a portare al banco dei pegni le pentole, le lenzuola e il materasso.
Vendere i gioielli di famiglia è ormai un classico. Ma si può tranquillamente vivere senza i gioielli. I boschi, invece, ci erogano servizi naturaliindispensabili.
Gli alberi sono i polmoni del pianeta e con le radici tengono a freno il dissesto e gli smottamenti dei pendii: la Liguria – un bagnasciuga aggrappato alle colline – ne ha particolarmente bisogno.
Ora, secondo voi: i privati che otterranno la gestione dei boschi liguri penseranno innanzitutto al loro profitto o ai servizi naturali di cui la collettività ha bisogno
La sostanziale privatizzazione dei boschi demaniali liguri arriverà a compimento attraverso un bando che la Giunta regionale vuole mettere a punto entro l’estate.
Per il momento sono state edificate le fondamenta legislative su cui poggia la novità. Il Consiglio regionale, a fine marzo, ha approvato nuove “norme in materia di foreste e assetto idrogeologico” che rendono possibile assegnare la gestione dei boschi demaniali alle cooperative sociali e alle imprese agricole o forestali. L’assessore all’Agricoltura Barbagallo sostiene:
è possibile gestire il bosco in modo che i benefici siano molteplici, a vantaggio dell’ambiente e dell’assetto idrogeologico, ma anche del lavoro e dello stesso gestore
La relazione introduttiva che accompagna le nuove norme spiega come i boschi demaniali liguri sono affidati al Corpo forestale dello Stato, ma
Tenuto conto delle difficoltà gestionali evidenziate dal Corpo Forestale dello Stato, anche derivanti dalla carenza di risorse dedicate, nonché della conseguente opportunità di valorizzazione delle foreste in questione per lo sviluppo territoriale tramite gli enti locali e le imprese, è necessario (…) aprire la possibilità di gestione anche agli enti pubblici e alle imprese forestali
Traduzione. Visto che non abbiamo i soldi per vigilare sui boschi affinchè essi ci rendano pienamente i servizi naturali indispensabili alla collettività,postuliamo che le necessità collettive saranno soddisfatte attraverso il guadagno dei privati.
La Liguria ha 13 boschi demaniali, la cui ampiezza varia fra i 4 e i 1000 ettari. Complessivamente coprono una superficie pari a circa 7.000 ettari, di cui4.000 sono ora gestiti dagli enti parco. Nelle nuove norme sui boschi non ho trovato scritto che questi ultimi riceveranno un trattamento diverso dagli altri.
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