Tabella H bocciata ! Ora che fare ?

Ora bisogna metterci una pezza. Come avevamo abbondandemente previsto, la tabella H è stata bocciata, insieme a tante altre voci di bilancio. C’erano precedenti e niente faceva presagire che il Commissario dello Stato, Aronica, avrebbe chiuso un occhio. Fino all’ultimo si è sperato che a cadere fosse solo la ripartizione delle risorse destinate ai contributi ad enti, istituzioni, fondazioni e associazioni che svolgono un servizio pubblico; invece è caduto anche il primo “comma”, cioè l’accantonamento delle somme. La qualcosa significa che non c’è più trippa per gatti e che si deve mettere mano ad una nuova iniziativa legislativa.
Fino a che punto si potrà farlo?
La strada, l’unica, percorribile è di mettere mano ad un disegno di legge che utilizzi i nove milioni accantonati nei fondi globali, le risorse da utilizzare per future iniziative legislative nell’anno finanziario. Ma la somma disponibile è ben lontana dalla copertura dell’intera Tabella H, che prevede una spesa di 24 milioni di euro circa.
Occorrerà dunque sfrondare, selezionare, scegliere priorità. Una lavoro difficile, ingrato, che sicuramente provocherà tensioni, polemiche, inevitabili critiche, qualunque l’esito.
All’impugnativa del Commissario dello Stato segue, a breve, una seduta dell’Assemblea dedicata all’approvazione dellle norme che non sono state bocciate, in maniera che ad esse si possa dare il via libera. Sul piano procedurale, dunque, l’impugnativa non avrà seguito, perché né l’Assemblea né il governo ha alcuna voglia di “resistere” davanti alla Corte costituzionale, cui toccherà dunque di prendere atto, dichiarando cessata la materia del contendere.
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