Vuoi più malaria? Continua ad abbattere foreste
Ci sono tanti buoni motivi per proteggere le foreste: dalla biodiversità, al clima, alle riserve d'acqua dolce, alla protezione dei suoli, ai popoli nativi. Ora se ne aggiunge un'altra: il controllo della malaria. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista PLOS, la protezione della biodiversità delle foreste tropicali può contribuire a ridurre la diffusione della malaria. Già nel 2010 uno studio pubblicato nel 2010 dagli scienziati dell'Università del Wisconsin sulla rivista Emerging Infectious Diseases CDC, giungeva alle stesse conclusioni: la deforestazione in Amazzonia è legata a un aumento dell'incidenza della malaria. Lo studio però si basava sulla statistica epidemiologica, combinando l'incidenza della malaria nei 54 distretti sanitari brasiliani, e comparandola alle immagini satellitari ad alta risoluzione che testimoniano l'abbattimento nella foresta amazzonica. Ora il nuovo studio spiega anche il motivo della relazione tra deforestazione e diffusione della malaria.

Fino ad oggi le amministrazioni comunali si adoperavano ad abbattere le foreste tutt'attorno alle città per combattere la malaria, in realtà non facevano che incrementarne la propagazione. Lo stesso avviene oggi, con la lobby agraria che cerca di spacciare per lotta alla malaria la deforestazione e la conversione delle foreste in piantagioni e pascoli. Ma quello che succede, secondo gli scienziati, è esattamente il contrario. Insomma, "la protezione delle foreste e la lotta alla malaria non sono incompatibili, anzi, la protezione della biodiversità dovrebbe essere parte integrante di tutti i programmi di eradicazione della malaria".
0 commenti: