MENO INCENDI, MENO LAVORO PER I FORESTALI. MA IN SICILIA…

Anche le superfici percorse dal fuoco fanno registrare valori piuttosto bassi (-60%) rispetto le medie stagionali del medesimo periodo 2008 – 2012. Tra le ragioni della diminuzione le abbondanti precipitazioni, distribuite in tutti i mesi invernali e primaverili fino ad arrivare a ridosso della stagione estiva, che hanno caratterizzato dal punto di vista meteo-climatico il 2013. Rispetto all’andamento iniziale dei mesi di giugno e luglio, le elevate temperature di inizio agosto hanno portato ad un repentino incremento di roghi negli ultimi giorni. Tuttavia salvo alcune gravi situazioni localizzate e alcuni incendi particolarmente estesi e problematici anche per la pubblica incolumita’, nel complesso il fenomeno resta comunque ancora sotto le medie del periodo.
Complessivamente, con riferimento alla data del 14 agosto 2013 le maggiori criticita’ si riscontrano in Puglia (356), Sardegna (262), Sicilia (242), Campania (183), Piemonte (106) e Calabria (98). La mappa dei roghi identifica la Puglia come la regione piu’ colpita con 356 incendi nel periodo 1 gennaio – 14 agosto 2013. Seguono la Sardegna (262), la Sicilia (242), la Campania (183), il Piemonte (106), la Calabria (98), la Toscana (93), il Lazio (83), la Liguria (81), la Lombardia (70), la Basilicata (67), il Molise (53), il Friuli Venezia Giulia (37), l’Abruzzo (34), il Veneto (29), l’Emilia Romagna (18), il Trentino Alto Adige (15), l’Umbria (11), le Marche (8) e la Valle d’Aosta (4).
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