Chiare, fresche et inquinate acque
Dai risultati, presentati lo scorso 14 agosto, su 205 controlli in 120 punti è emerso che circa la metà delle zone, esattamente cento, sono “fortemente inquinate”, ossia contengono concentrazioni di batteri di origine fecale pari ad almeno il doppio dei limiti consentiti dalla legge.
L’emergenza arriva soprattutto dalle foci di torrenti, fiumi e canali (per l’86%), causata dalla mancata o inadeguata depurazione dei reflui fognari provenienti dai comuni dell’entroterra che scaricano in mare. Nella classifica di Legambiente le regioni del Sud sono agli ultimi posti per purezza delle acque. “Primeggia” la Calabria (19 zone di acqua sporca), seguita da Liguria (15) e Campania (14). Puglia e Sicilia si piazzano rispettivamente quinta e settima. L’eccezione meridionale è invece rappresentata dalla Sardegna, che insieme alla Toscana sono le regioni con le acque più pulite.
Sicilia e Calabria, inoltre, sono i territori con più gravi carenze nella depurazione dei reflui fognari. Un problema, quello degli scarichi in mare e dell’inadeguato sistema di depurazione, che secondo i dati Istat riguarda ben 24 milioni di italiani.
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