Messina celebra la tradizione della Vara: in 100mila al grido di 'Viva Maria'
Spettatori e fedeli, tiratori e autorità hanno celebrato anche per quest'anno la tradizionale processione della Vara. Nessun imprevisto durante il corteo. Finale "col botto" con la Madonnina del Porto illuminata dai giochi pirotecnici.
Due lunghi fiumi di tradizione e fede. Di messinesi a piedi nudi, vestiti di bianco e d’azzurro. I colori della Madonna che corrono sulle gambe dei fedeli da piazza Castronovo alla Basilica Cattedrale. E’ la Vara. E’ la festa della città, da 477 anni. E’ la festa di chi tira, di chi dai bordi delle strade o da un balcone alza la mano al passaggio del carro trionfale, come per affidare alla Madonna una preghiera silenziosa che diventa voce al grido di “Viva Maria”. Due fiumi lunghi 115 metri, più di mille fedeli, altrettanti desideri esauditi o ancora da avverare. C’è chi tira i due serpentoni perché ormai le mani aggrappate a quella parte di corda si tramandano di padre in figlio, perché è quello
l’appuntamento del messinese a Ferragosto, c’è chi tira per voto. Perché ha fede e a Maria ha fatto una promessa. Centinaia di stranieri, messinesi d'adozione e non, hanno assistito alla processione della macchina votiva, facce grondanti di sudore e sorridenti, giovani e meno giovani con le ginocchia stanche, quelli che della Vara gestiscono l'organizzazione e sono da anni i reggenti della manifestazione, quelli che si avvicinano per il primo anno alla processione.
Moltissime autorità hanno accompagnato il corteo, in prima fila prefetto e questore. Significativo l’intervento di Francesco Alecci che ha chiesto scusa a tutti i messinesi per gli errori che ha compiuto chi governa durante il suo mandato (riferendosi a tutte le istituzioni cittadine) e rivolgendo inoltre una preghiera alla Madonna affinché Messina riesca a sconfiggere la cronica mancanza di lavoro. Già da prima delle 19 migliaia di messinesi erano già piazzati lungo il percorso partito da piazza Castronovo, con spari e giochi pirotecnici e con il lancio dei bigliettini da 10 cannoni. Subito dopo la sosta in piazza Prefettura, all’altezza del viale Boccetta, poi la fermata per la preghiera in corrispondenza della Madonnina del Porto con monsignor Enzo D’Arrigo che ha pregato perché cambi atteggiamento chi non rispetta gli altri e chi si lascia trascinare dell’egoismo, il cappellano della Vara ha rivolto inoltre la sua preghiera alla Madonna anche per disoccupati e per i giovani, oggi più che mai scoraggiati, perché abbiano la forza di guardare al futuro, per le piccole e medie imprese cittadine, per le famiglie disgregate. Un’altra sosta a piazza Unione Europea davanti a Mata e Grifone con un antipasto dei giochi pirotecnici, poi la virata, effettuata senza problemi dai tiratori e infine l’arrivo a piazza Duomo per il saluto dell'arcivescovo La Piana.
L'assessore ai rapporti con le Chiese, Dario Caroniti, alla fine della processione della Vara, ha voluto ringraziare quanti hanno permesso lo svolgimento in sicurezza della manifestazione che, quest'anno, non ha registrato particolari incidenti. Caroniti ha voluto sottolineare il contributo delle associazioni di volontariato: Corpo Volontari Gerosolimitano, Volontari Sicilia Emergenza, Volontari Discontinui VV.F., Rangers d'Italia, ACCIR, Mari e Monti 2004, City Angels e Gruppo Pegaso GISES, che hanno curato l'assistenza ai cittadini e la distribuzione dell'acqua, e quello della polizia municipale e delle Forze dell'ordine, per il supporto dato al contenimento del pubblico specie al momento della virata in via I Settembre. Un particolare ringraziamento anche ai volontari in servizio sulle ambulanze, 118, Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale Messina Volontari del Soccorso, Misericordia Messina che si sono prodigati anche quest'anno per lo svolgimento in sicurezza della manifestazione.
In serata invece tutti con gli occhi rivolti alla Madonnina del Porto per i giochi pirotecnici che hanno illuminato la "porta" della città. I giochi pirotecnici sono stati seguiti da un numerosissimo pubblico assiepato lungo l’affaccio a mare della passeggiata, da tutti i punti panoramici della città ed a bordo di numerose imbarcazioni nel tratto di mare dinnanzi la cittadella fieristica, presidiato dalle motovedette della Guardia Costiera, che ha interrotto il transito di navi e natanti durante gli spari. E’ stata una vera e propria dimostrazione dell'arte di comporre sostanze combustibili per formare in cielo girandole, razzi, disegni variopinti godibili da tutto il fronte mare di Messina. Il programma, che ha previsto mine aeree, bombe a cometa, piogge d’oro e di stelle filanti, bouquet di luci a raggiera, ha richiamato i fuochi del rinomato Tombolini che le cronache del Mezz’agosto degli anni preterremoto indicavano come rinomato e tanto gradito dalla cittadinanza. La città ieri ha apprezzato sia i giochi pirotecnici della notte che quelli durante il tiro della Vara, dalla "moschettiera" che ha accompagnato il tipico avvio del "tiro", agli spari alla fermata dinnanzi la Madonnina e l’arrivo a piazza Duomo. Lo spettacolo pirotecnico di maggior richiamo - come tradizione - è stato quello della notte con inizio alle 23, quando è stato riempito il cielo notturno di colori con effetti particolari e disegni vari ed anche con la novità di fuochi che producevano effetti a raggiera al contatto con il mare. A curare lo spettacolo pirotecnico le ditte Arigò per la prima batteria e Ferlazzo per quella conclusiva.
0 commenti: