I Forestali scendono in piazza
forestali siciliani antincendio sono senza stipendio (e senza quattordicesima) dal mese di giugno. Per questo le organizzazioni sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil hanno proclamato per oggi venerdì due giorni di lotta a Catania e Palermo.
Il pagamento delle spettanze, già sollecitato all'assessore all'Economia Gaetano Armao e al presidente della Regione Raffaele Lombardo, bloccato per un'ulteriore autorizzazione da parte della Giunta di Governo, non solo non arriva, ma non arrivano neppure le risposte da parte del Governo regionale, "insensibile - denunciano le organizzazioni sindacali - all'impegno profuso in questi giorni nella lotta contro gli incendi".
A Catania il raduno degli operai delle province di Catania, Messina, Siracusa, Ragusa ed Enna è fissato alle 9,30, di fronte all'ex palazzo Esa, sede di rappresentanza della Presidenza della Regione Siciliana. A Palermo la manifestazione si terrà davanti l'assessorato regionale dell'Economia.
"Il silenzio - scrivono le organizzazioni sindacali in una nota congiunta - non può non essere interpretato come indifferenza nei confronti di una categoria che fino in fondo sta compiendo il proprio dovere e di contro continua a ritrovarsi mortificata nei propri diritti".
I sindacati ribadiscono che solo un profondo senso di responsabilità li fa desistere dal ricorrere allo sciopero generale, "ma la tensione raggiunta dalla categoria, che si sente sistematicamente abbandonata e presa in giro, è tale da imporci di dovere dare sbocco, comunque, ad iniziative di lotta". Per questo auspicano che alle sottovalutazioni dei bisogni e dei diritti dei lavoratori subentrino il rispetto degli impegni ed il recupero dell'azione di Governo a sostegno delle ragioni del lavoro. Della protesta sono stati informati i prefetti dell'isola e i questori di Palermo e Catania.
I lavoratori da tempo non possono più sostenere i costi delle trasferte per recarsi in servizio. Il problema della mancata retribuzione si presenta ogni anno, ma si è acuito dopo le annunciate dimissione del presidente Lombardo e per la mancanza di decreti del Governo.
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