In fuga dalle fiamme 1.100 turisti Paura in Toscana.
La macchina della Protezione civile ha funzionato: un centro commerciale e alcuni stabilimenti balneari hanno accolto sia nella notte tra sabato e ieri sia la scorsa notte, i turisti fuggiti in fretta dal camping. Comune e Provincia di Grosseto, anche con l'aiuto dell'Esercito, dell'Aeronautica e delle associazioni di volontariato, hanno fornito a tutti l'assistenza necessarie e non ci sono stati problemi per le persone. Solo tre vigili del fuoco hanno dovuto far ricorso al pronto soccorso per lievi intossicazioni.
Le conseguenze del rogo, che ha interessato quasi 100 ettari della pineta che attraversa Marina di Grosseto (oltre 40 quelli andati completamente in fumo), potevano essere ancora più gravi: le fiamme si sono avvicinate pericolosamente a un grande distributore di benzina sull'Aurelia e anche al canale vicino al porto. E mentre Legambiente parla già di un danno economico di oltre 1,2 milioni di euro, «incalcolabile quello ambientale», il presidente della Provincia di Grosseto, Leonardo Marras, parla apertamente di «terrorismo ambientale».
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che come il sindaco Emilio Bonifazi si augura che gli eventuali piromani vengano individuati al più presto, garantisce «che non ci sarà nessuna cementificazione in tutta la pineta bruciata».
Proprio sabato sera i carabinieri di Grosseto hanno arrestato un giovane italiano sospettato di essere l'autore di un incendio che sabato pomeriggio aveva interessato un altro bosco della provincia. Il giovane, però, non sarebbe responsabile né del rogo della pineta né di quello che notti fa aveva distrutto un maneggio dove erano morti 19 cavalli.
Tra gli incendi che ieri hanno tenuto più impegnati i soccorritori quello scoppiato al cimitero di Poggioreale (Napoli) e quello attivo ormai da tre giorni in Sila, in provincia di Cosenza, dove continua l'opera dei Canadair e degli elicotteri per cercare di circoscrivere le fiamme. Ma incendi di dimensioni più piccole, anche per il pronto intervento dei vigili del fuoco e della Forestale, hanno tenuto impegnati i soccorritori in tutte le regioni.
E si prospettano i primi bilanci di una estate particolarmente rovente: la siccità, il caldo ininterrotto che tiene sotto scacco l'Italia da 45 giorni, il dolo di chi appicca deliberatamente il fuoco, fanno sì che quest'anno la superficie percorsa dalla fiamme sia aumentata del 104% rispetto al 2011. Solo tra l'1 gennaio e il 12 agosto - sono dati del Corpo forestale dello Stato - il numero dei roghi è aumentato del 79% rispetto all'anno scorso, con 5.375 incendi boschivi divampati dall'inizio dell'anno; circa 300 le persone denunciate dai forestali. I 12 miliardi di alberi che coprono oltre un terzo della superficie nazionale (35 per cento) costituiscono il polmone verde dell' Italia, con circa 200 alberi per ogni italiano.
Gli incendi colpiscono anche le coltivazioni agricole, aggravando il bilancio dei danni del caldo e della siccità che hanno provocato perdite stimate dalla Coldiretti in un miliardo all'agricoltura italiana.
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