Sicilia: Sindaco S.Vito, Riserva Zingaro distrutta. Colpo al turismo
Il danno ambientale e' sotto gli occhi di tutti, anche se e' ancora da quantificare.
La Riserva dello Zingaro incenerita, pero', potrebbe avere ripercussioni, non immediate ma prossime, anche sul tessuto economico di San Vito Lo Capo che ruota attorno al binomio ''spiaggia e Area protetta''.Il sindaco ha chiesto la convocazione di una conferenza dei servizi ''per fare il punto della situazione - sottolinea - e per capire quando la Riserva potra' essere riaperta''. ''Riaprire la Riserva in tempi brevi, anche se ovviamente per rendere lo Zingaro fruibile ai visitatori occorre fare delle attente valutazioni sulle condizioni di sicurezza, sarebbe un bel passo in avanti - dice il presidente della Pro Loco di San Vito Lo Capo, Ninni Ravazza - perche' bisogna subito voltare pagina e ricominciare tutto daccapo. Al tempo stesso sarebbe anche un segnale di forza nei confronti di questi criminali che sfigurano la natura e di efficienza alla luce delle polemiche sorte subito dopo il rogo''. Ravazza rivela un dato assai significativo: ''Il 75 per cento dei visitatori che si rivolgono all'Ufficio turistico chiede della Riserva dello Zingaro che e' un importassimo luogo di richiamo, attorno al quale ruota, peraltro, una fetta di economia legata alle escursioni in barca. Un altro danno, in questa direzione, e' il divieto di navigazione entro i 50 metri dalla costa dell'Area protetta che ha messo in ginocchio il settore in questione. Le gite a Makari o a Cofano, per quanto suggestive possano essere, sono poco appetibili ai turisti che vogliono andare allo Zingaro''.
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