Sanità, cancellata la gara per i pannoloni e Russo attacca: Sbagliato lo stop agli appalti
Il governo vuole rivedere il sistema di distribuzione dei pannaloni e pensa ad introdurre una card prepagata per gli anziani. No al sistema di consegna porta a porta previsto dalla gara dell'Asp 6. Sospeso anche l'appalto sulle polizze assicurative che valeva 135 milioni di euro. L'ex assessore è critico: "Questi bandi facevano risparmiare milioni di euro e bloccavano diversi interessi privati"
La giunta ha approvato un atto d'indirizzo che invita l'assessore Lucia Borsellino e l'Asp ad avviare le procedure per modificare il sistema di distribuzione dei pannaloni: prevista l'erogazione di una card prepagata con la quale gli anziani convenzionati potranno acquistare il prodotto in una qualsiasi farmacia. Oggi questo materiale sanitario viene dato agli anziani attraverso ricetta del medico di base e l'Asp per il rimborso spende 10 milioni di euro all'anno. L'appalto incriminato prevedeva un cambio completo del sistema di distribuzione: al costo di 8 milioni all'anno, con un evidente risparmio per la pubblica amministrazione, chi vinceva la gara si doveva occupare dell'acquisto del materiale e della distribuzione casa per casa. Un meccanismo, questo, che al di là delle indagini in corso non piace al governo regionale perché "esclude le piccole imprese locali e le farmacie a vantaggio di grandi aziende non siciliane". A questa gara stavano partecipando infatti due multinazionali.
Nell'ultima giunta, comunque, il governo regionale ha bloccato un altro appalto da 135 milioni di euro all'anno (e non 500 milioni come erroneamente comunicato da Palazzo d'Orleans) per l'assicurazione contro infortuni e sui mezzi auto di tutte le Asp dell'Isola. Una gara voluta dall'ex assessore Russo, e diretta dalla stessa Borsellino, allora dirigente generale, che prevedeva la centralizzazione dei contratti. Obiettivo, risparmiare quasi 9 milioni di euro all'anno su una spesa che oggi è pari a 54 milioni anche per polizze inutili, come quelle di alcune Aziende che hanno assicurato gli ammini-strativi contro le malattie infettive, nonostante lavorino in ufficio e non certo in corsia. L'iter di questa gara è stato molto lungo, ed era iniziato con la scelta di un advisor che doveva stilare le linee guida dell'appalto: a vincere la selezione era stata la Willis Italia Spa-Kensington Risk, che avrebbe poi fatto da broker incassando una percentuale sui contratti. La seconda gara, quella adesso bloccata, doveva affidare dal primo gennaio 2013 tutte le assicurazioni a un unico soggetto. Prezzo a base d'asta, 45 milioni di euro all'anno per tre anni. Il 19 febbraio dovevano essere aperte le buste, ma adesso tutto è stato congelato perché la giunta ha "chiesto chiarimenti". Curioso, visto che la gara è stata curata dalla stessa Borsellino, che aveva individuato il Civico come azienda capofila per gestire l'appalto.
L'ex assessore Russo si dice "molto sorpreso": "È giusto fare tutti gli approfondimenti, ma deve essere chiaro a tutti che con questa gara si sta facendo l'interesse del pubblico a danno di quelli dei privati, forse non proprio legittimi - dice Russo - se questo appalto dovesse essere revocato, ci sarebbero gli estremi per un intervento della Procura. Quanto sta accadendo è davvero grave".
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