Indotto Fincantieri. Incontro il 27 febbraio, stop all’occupazione

I lavoratori protestavano per chiedere il rispetto degli accordi firmati nel 2011 e rimasti lettera morta e la convocazione di un tavolo tecnico per affrontare il problema delle commesse.
“Bisogna uscire subito dall’empasse – spiega Nino Clemente componente Segreteria della Fim Cisl Palermo Trapani – della vicenda dei lavori per la ristrutturazione dei bacini di carenaggio al momento bloccati, e tornare a discutere nuovamente del rilancio dei cantieri navali di Palermo con una adeguata politica che incentivi la cantieristica navale”.
“Nel protocollo d’intesa firmato fra Regione, Comune di Palermo e Cantieri Navali di Palermo – dice Ludovico Guercio della Fim Cisl – c’era l’impegno di Fincantieri per portare a Palermo una parte delle commesse che l’azienda vanta in campo nazionale nelle more della ristrutturazione dei bacini di carenaggio da parte della Regione. Le gare per il rinnovo dei bacini sono state espletate ma intanto Fincantieri non ha portato commesse”
“Nel protocollo d’intesa firmato fra Regione, Comune di Palermo e Cantieri Navali di Palermo – dice Ludovico Guercio della Fim Cisl – c’era l’impegno di Fincantieri per portare a Palermo una parte delle commesse che l’azienda vanta in campo nazionale nelle more della ristrutturazione dei bacini di carenaggio da parte della Regione. Le gare per il rinnovo dei bacini sono state espletate ma intanto Fincantieri non ha portato commesse”
Il tavolo tecnico richiesto da Cgil, Cisl e Uil vuole fare pressione su Fincantieri. I lavoratori dell’indotto chiedono alla Regione che pretenda il rispetto dell’accordo e dunque l’arrivo almeno di una parte delle commesse.
“Dopo due anni di attesa gli operai sono preoccupati. Sono scaduti tutti gli ammortizzatori sociali e la situazione è critica. Speriamo – conclude Guercio – che almeno la Regione ci aiuti nella vertenza”
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